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Commissione Ue e Iss: “Inizia l’era delle pandemie”. E Big pharma si lecca già i baffi

Pubblicato il 21/05/2021 16:18

Il Covid ha aperto le porte a quella che da molti ora viene definita “era delle pandemie”. Virologi e non solo, infatti, prospettano per il futuro la possibilità di nuove battaglie scientifiche. Una prospettiva – come riporta Il Fatto Quotidiano – analizzata da un panel di 26 scienziati provenienti da tutto il mondo nel rapporto pubblicato sul sito della Commissione Europea in occasione del Global Health Summit di oggi e prontamente rilanciato dal nostro Istituto superiore di sanità. (Continua a leggere dopo la foto)

“Gli sforzi di oggi per affrontare il Covid-19 – avvertono gli esperti – dovrebbero includere investimenti e misure di risposta che abbiano il maggior potenziale possibile per un miglioramento sostenibile della prevenzione, inclusi gli investimenti in risorse umane e nella loro formazione, della preparazione e della risposta alle minacce globali per la salute”. La risposta deve essere globale. “Nessun Paese è al sicuro finché tutti non sono al sicuro” dice Peter Piot, microbiologo belga consigliere della presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, la quale già qualche mese fa aveva fatto questa “profezia”. (Continua a leggere dopo la foto)

Prima della von der Leyen era stato Bill Gates a esprimere lo stesso concetto: “Inizierà un’era di pandemie, prepariamoci”. Nel loro messaggio gli esperti partecipanti al panel hanno sottolineato la necessità di “chiudere la fase acuta della pandemia e di concentrarsi anche sulla preparazione per minacce future con cui ci si dovrà misurare”. Avvertono che senza “accesso equo e universale” ai vaccini e alle risorse non sarà possibile uscire dal tunnel di Covid… (Continua a leggere dopo la foto)

Nel report spiegano che, “mentre ci si prepara alla probabilità che Sars-CoV-2 diventerà endemico“, con possibili “focolai stagionali a causa della diminuzione dell’immunità, della copertura vaccinale insufficiente a livello globale o dell’emergere di nuove varianti virali” e “ulteriori ondate epidemiche probabili, in particolare in Paesi con bassa copertura vaccinale”, occorre guardare anche al futuro. Big Pharma si starà già leccando i baffi…

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