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Palù, Viola e il figlio di Crisanti. I virologi scendono in politica e a Padova fanno l’en plein

Pubblicato il 04/04/2022 18:14 - Aggiornato il 07/12/2022 17:59

Era facile immaginarlo. Finito lo stato d’emergenza, alcuni di quelli che sono divenuti i volti noti della pandemia hanno deciso di giocarsi la carta della politica, entrando a gamba tesa nelle elezioni amministrative in modo più o meno diretto. È questo il caso dei professori Giorgio Palù, presidente dell’Agenzia italiana del Farmaco, Andrea Crisanti, direttore della Microbiologia all’Università di Padova, e Antonella Viola, direttore scientifico dell’Istituto di ricerca «Città della Speranza».
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Da tecnici a politici?

Nihil sub sole novum dicevano i latini, e mai fu detta verità più grande. Ancora riecheggia nelle menti dei più la clamorosa decisione di Monti di candidarsi con la propria lista, Scelta Civica, alle politiche del 2013, pur avendo dichiarato all’inizio del suo mandato “tecnico” che non avrebbe avuto alcune mire politiche una volta assolto al suo compito. In modo analogo, anche se più molto più “soft”, gli espertoni veneti più in vista durante la pandemia hanno deciso di tentare il colpaccio in vista delle prossime elezioni amministrative di Padova, mettendo a frutto la notorietà acquisita durante gli ultimi due, difficilissimi, anni.
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Giorgio Palù col centrodestra

Il primo fra tutti è stato proprio Giorgio Palù, già direttore del Dipartimento di Medicina molecolare dell’Ateneodi Padova, che il 19 marzo scorso si è esposto politicamente portando il suo sostegno alla candidatura come sindaco dell’ex numero uno degli industriali padovani, Francesco Peghin, appoggiato dall’intero centrodestra. La coalizione padovana aveva individuato comunque lo stesso Palù quale possibile candidato sindaco, salvo poi virare su Peghin.
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Il figlio di Crisanti col centrosinistra

Poco dopo è arrivato il turno (indiretto) di Andrea Crisanti. A prendere le redini dei giochi politici è stato il figlio 23enne Giulio, che correrà nella lista di Coalizione civica. Questa volta la bilancia pende più a sinistra e l’obbiettivo sarà supportare la ricandidatura del sindaco in carica, Sergio Giordani. A proposito del figlio Giulio il microbiologo ha detto: «la sua lista appoggia il sindaco, io non sapevo nulla, Giulio Eugenio non mi aveva detto nulla. Io l’ho saputo ieri sera dai rappresentati di lista». Il professore ha poi aggiunto: «Quello che posso dire è che con lui la lista si arricchisce di una persona di grande qualità e rigore morale».
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Viola e la candidatura mancata?

Non erano chiare, invece , le intenzioni della professoressa Viola, originaria di Taranto, ma che nelle ultime settimane è stata intercettata più volte nei pressi di Palazzo Moroni, sede del Comune cittadino, per incontrare Giordani. Non si conosce il contenuto delle loro conversazioni ma è lecito pensare che si sia parlato, appunto, di amministrative e di politica, magari addirittura della candidatura della professoressa nella lista personale del sindaco.
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I successivi chiarimenti

Lo scorso giovedì d’altronde, Antonella Viola ha chiarito la sua posizione tramite un post su Facebook, dicendo che: «Non sono candidata in nessuna lista e resto a servizio della città, del Paese e della scienza». Fatto sta che, proprio in questa lista, hanno di recente trovato spazio alcuni “grandi nomi”, che però poco hanno a che fare con la politica, come ad esempio l’ex presidente del Calcio Padova, Roberto Bonetto, e l’ex rugbista di Petrarca, Benetton, Stade Français e Nazionale, Mauro Bergamasco.

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