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Tamponi in aeroporto “soltanto a chi è già vaccinato”. Il governatore fanatico ne fa un’altra delle sue

Pubblicato il 16/08/2021 16:38 - Aggiornato il 16/08/2021 17:53

Niente tamponi per chi non ha già effettuato il vaccino. E che, quindi, non potrà partire verso destinazioni estere. Tutta colpa di un’ordinanza firmata dal presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci e che di fatto impedirà a chi si reca all’aeroporto di Palermo di effettuare dei tamponi gratuiti a meno che non sia stato già immunizzato. Una notizia che, ovviamente, ha fatto infuriare molti cittadini siciliani, che attraverso i social hanno iniziato già a denunciare quella che a tutti gli effetti è una forma di discriminazione, in violazione dei loro diritti.

Palermo, tamponi in aeroporto "soltanto a chi è già vaccinato". La rabbia dei siciliani

La comunicazione è stata data al personale dell’aeroporto Falcone e Borsellino dal commissario Covid Renato Costa: chi non è vaccinato, non potrà contare sulla possibilità di effettuare un tampone gratuito nell’apposita zona della struttura per ottenere il certificato verde in tempo reale e potersi così imbarcare per raggiungere una meta estera. Finora, era sufficiente presentarsi 3 ore prima per poter svolgere le operazioni necessarie.

Unica possibilità per chi vorrà viaggiare fuori dai confini italiani senza per forza sottomettersi ai ricatti del governo e vaccinarsi sarà, così, quella di provvedere a effettuare un tampone a proprie spese. Un provvedimento, quello contenuto nell’ordinanza di Musumeci, che rischia di creare notevoli disagi e proteste agli imbarchi dei voli, dove non sono mancate le rimostranze da parte dei primi passeggeri che, arrivati con l’intento di effettuare i controlli prima di partire, si sono sentiti rispondere “non è più possibile”.

Una scelta difesa dal commissario Costa, che ha parlato di “decisione sacrosanta. Tutti devono comprendere che il tampone non sostituisce il vaccino e bisogna immunizzarsi. Le proteste ci sono state ma è giusto questo cambio di passo”. E che però, ovviamente, ha scatenato un putiferio virtuale sui social, dove le parole “ricatto” e “ingiustizia” sono subito diventate le più gettonate, in un clima di crescente odio e discriminazione nei confronti di chi, nutrendo più che leciti dubbi, non si è ancora sottoposto alla vaccinazione.

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