Vai al contenuto

Milioni di famiglie stanno perdendo la casa: il dramma italiano di cui nessuno parla

Pubblicato il 16/03/2024 08:07

C’è un dramma silenzioso in Italia di cui si parla sempre poco. Ed è quello delle famiglie che sono costrette a lasciare le proprie case perché non riescono più a pagare il mutuo. Mutui che, soprattutto negli ultimi anni, hanno subito impennate incredibili, gettando madri, padri e figli in mezzo a una strada. E il fenomeno, purtroppo, è in aumento. Sono infatti 2 milioni le famiglie che rischiano di perdere la casa perché non riescono più a far fronte alle rate. Un numero impressionante. Molte di queste, poi, anche quando sono costrette a cedere il loro immobile all’asta giudiziaria, rimangono comunque indebitate fino al collo, con un residuo del 57%. Il motivo? Le procedure esecutive svalutano fino al 63% del valore gli immobili. A lanciare l’allarme è l’ultimo studio realizzato da Nomisma-Save your home. E cosa c’è dentro questi dati? (Continua a leggere dopo la foto)
>>> Dimessa dal pronto soccorso, ma il medico non si fida e le fa visita a casa: “Le ha salvato la vita”

Spiega il report di Nomisma e Save your Home ripreso da Repubblica: “Le difficoltà sono da imputare principalmente all’inflazione, che negli ultimi due anni ha fatto lievitare le rate di mutui e prestiti variabili di un range compreso tra il 35 e il 119%. Le famiglie con rata superiore a 700 euro sono passate dal 27% di inizio 2023 al 40% di fine 2023”. Numeri da far accapponare la pelle. Stritolate dai debiti, le famiglie sono costrette a ridurre le spese, e non solo quelle necessarie. “Quel 16% a rischio ha già tagliato del 43% le spese sul tempo libero, ma anche del 16% quelle per la sanità. Anche perché l’inflazione le ha costrette a spendere il 21% in più sul cibo e il 49% in più per le utenze domestiche”. Questa è la situazione in Italia. (Continua a leggere dopo la foto)

E il dramma è che questa situazione non può che peggiorare. Spiega Rosaria Amato: “È vero che l’inflazione ha frenato, ma i prezzi non stanno certo scendendo: Nomisma, nei prossimi mesi, prevede un deterioramento della qualità del credito e aumento delle insolvenze, che si rifletterà probabilmente anche sul mercato delle aste. Le aste nel 2024 saranno, secondo le previsioni, tra le 160mila e le 180mila, in aumento del 12% rispetto al 2023”. Tragedia nella tragedia, chi non sa come uscirne spesso si rivolge agli usurai, come denuncia Carlo De Masi, presidente Adiconsum. La cosa ancora più grave? È che queste famiglie sono composte da lavoratori. Lavoratori che guadagnano sempre meno a fronte di un costo della vita sempre più alto. I nuovi poveri italiani. Quelli che lavorano.

Ti potrebbe interessare anche: “Prepariamoci alla guerra” Macron choc e la Russia “attacca” l’aereo del ministro della Difesa britannico. Cosa sta succedendo