x

x

Vai al contenuto

Dimessa dal pronto soccorso, ma il medico non si fida e le fa visita a casa: “Le ha salvato la vita”

Pubblicato il 15/03/2024 09:19

Francesco Bernetti Evangelista, chirurgo di Fermo, nelle Marche, è balzato agli onori della cronaca, anche se lui ha cercato fin dal primo momento di minimizzare, di dire che è una cosa normale quella che ha fatto, che non merita clamore mediatico. E invece lo merita eccome, sia per il suo atto, sia per quello che rivela indirettamente sul nostro sistema sanitario. Evangelista è in pensione e lavora per una cooperativa di supporto al pronto soccorso. E qui, al pronto soccorso, si è ritrovato in una brutta situazione: un medico ha visitato una paziente di 15 anni arrivata in ospedale con febbre altissima e insensibilità agli arti ma poco dopo l’ha dimessa, senza approfondire. Evangelista non l’ha trovato giusto, e ha capito che c’era qualcosa di più grave dietro, probabilmente un qualcosa a livello neurologico. Così ha deciso di andarle a fare visita a casa, di rientro dal lavoro. E aveva ragione lui… (Continua a leggere dopo la foto)
>>> 16mila € per una nuova caldaia! Europa, scatta la trappola. Ecco perché vi conviene curare bene il vostro attuale impianto

Quella di Giulia, come ricostruisce il Corriere, non era una semplice febbre, bensì una seria infiammazione midollare. Con il rischio di perdere l’uso delle gambe. “Si è presentato a casa, aveva il sospetto di una infiammazione che se fosse stata trascurata avrebbe potuto avere esiti imprevedibili. Ci chiedeva scusa per l’intrusione ma raccomandava di riportare la ragazza all’ospedale e di affidarla alla neurologia. Il ricovero le ha salvato la vita”, raccontano i genitori al Resto del Carlino. “Eravamo terrorizzati, la febbre saliva e Giulia diceva che non era la solita febbre, si sentiva strana, non riusciva a muovere le gambe — raccontano —. Siamo usciti dal pronto soccorso alle 3 e alle 8 eravamo pronti per portarla ad Ancona. Quando è suonato il campanello e ci siamo trovati il dottor Bernetti Evangelista davanti non ci potevamo credere”. (Continua a leggere dopo la foto)

I genitori lo ringrazieranno a vita: “Lui dice di non aver fatto niente di strano, la verità è che non siamo più abituati ad avere professionisti che accompagnano le persone in questo modo. Sapere che un medico non era tranquillo, che non poteva andare a casa senza trovare una strada è qualcosa che ti riconcilia col mondo, che ti fa capire che davvero possiamo sperare nella solidarietà e nell’attenzione verso gli altri”. Oggi, a 10 giorni da quella brutta febbre, Giulia sta bene. E il dottor Francesco Bernetti Evangelista è un angelo col camice bianco.

Ti potrebbe interessare anche: “Stanno perdendo la guerra”. Cosa rivelano i Report delle intelligence internazionali: l’esclusiva del Giornale d’Italia