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“Mia madre mi picchia se non chiedo l’elemosina”: la denuncia del bimbo rom ai carabinieri

Pubblicato il 02/09/2021 15:53 - Aggiornato il 02/09/2021 15:57

Si è presentato alla caserma dei carabinieri di San Basilio, a Roma, per raccontare di essere sottoposto a una schiavitù quotidiana dalla madre. Parole agghiaccianti, quelle pronunciate da un bambino di soli 11 anni, che una volta trovatosi di fronte i militari ha spiegato loro, sconvolto: “Mi picchia e mi costringe a rovistare tra i cassonetti”. Raccontando poi abusi perpetrati per 4 lunghissimi anni.

La donna ora si trova in carcere. Il minore, come rivelato dal Fatto Quotidiano, proviene da una famiglia rom e vive nel campo abusivo di Tor Sapienza. Alla stazione dei carabinieri è andato da solo, per raccontare di subire da anni calci e pugni, soprattutto quando rifiutava di chiedere l’elemosina o cercare ferro e rame tra la spazzatura. A volte “la mamma mi picchiava anche quando mi addormentavo”.

Il ragazzo ha spiegato di essere stato obbligato a lasciare la scuola dopo la quinta elementare, per cercare di contribuire alle finanze della famiglia. La madre, una donna di 36 anni, è stata arrestata e portata nel carcere di Rebibbia, accusata di maltrattamenti gravi nei confronti del minore. Non si esclude che simili violenze siano state inflitte anche all’altro figlio, di soli 2 anni, mentre un fratello maggiore è sospetto in quanto avrebbe partecipato a sua volta ai pestaggi.

Una volta raccolta la testimonianza del bambino, i carabinieri lo hanno portto in una casa famiglia, in accordo con servizi sociali e Tribunale dei minori, dove è stato nuovamente ascoltato in audizione protetta. Stando a quanto rivelato, il bimbo avrebbe raccontato di essere stato anche oggetto di attenzioni sessuali da parte di un amico della madre, al quale la donna lo affidava in cambio di soldi.

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