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“Mi minacciano, ma…” Il durissimo sfogo di Giletti, poi si commuove in diretta (il VIDEO)

Pubblicato il 30/01/2023 12:51

La puntata di “Non è l’arena” del 29 gennaio 2023 è una vera bomba. Massimo Giletti ha messo in fila un colpo di scena dietro l’altro sul fronte mafia. Con lui ci sono il pentito e collaboratore di giustizia Gaspare Mutolo (ex fedelissimo di Totò Riina), Maria Sodano, vedova dell’ex prefetto Fulvio Sodano che combatté duramente la mafia e Luana Ilardo, figlia di Luigi Ilardo, il boss che ha fatto scoprire ai carabinieri il covo di Bernardo Provenzano. Non solo. C’è spazio anche per un’intervista a Luigi Li Gotti, ex avvocato di Giovanni Brusca, Tommaso Buscetta e Gaspare Mutolo, il quale dice una cosa potentissima a proposito delle dichiarazioni di Baiardo proprio su Giletti, quando disse in studio: “Lei sta rischiando moltissimo”. La lettura di Li Gotti è netta: “È una minaccia, significa dire a Giletti ‘Tu di questa vicenda non te ne devi più occupare’. Non è un avvertimento in codice, è una minaccia diretta, chi ne capisce ritiene che quella sia una vera e propria minaccia”. Ed è per questo che la puntata del 29 gennaio inizia con un durissimo sfogo del conduttore. (Continua a leggere dopo la foto)
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“Il giornalismo libero – dice Giletti in apertura di puntata – comporta solitudine, ma ho le spalle larghe”. Il conduttore ha subìto minacce dopo le sue inchieste sulla mafia e le interviste successive alla cattura del super boss Matteo Messina Denaro ma non ha alcuna intenzione di fermarsi. Lo dice forte e chiaro: “È utile o non è utile secondo voi in una società democratica avere una stampa libera?” domanda il conduttore ai suoi telespettatori all’inizio della puntata. “Combattere quelle verità ufficiali che spesso, nella nostra storia si sono tramutate in falsità ufficiali, che è un veleno da sconfiggere, deleterio per chi come me e come tutti i cittadini italiani credono a quello che ci viene raccontato, perché noi crediamo nello Stato italiano con la s maiuscola. E se allora – denuncia Giletti – ci sono delle falsità queste vanno combattute con il giornalismo libero, anche a costo della vita”. (Continua a leggere dopo il video)

Poi confessa: “C’è una grande solitudine, perché alla fine in questa lotta sei solo per raccontare le verità scomode”. Nella puntata poi Giletti si occupa anche della “borghesia” che ha coperto la latitanza di Matteo Messina Denaro e la politica che ha aiutato la latitanza in questi anni. La protagonista della serata è infatti la vedova del prefetto di Trapani Fulvio Sodano, l’uomo che era arrivato vicinissimo alla verità scomoda, che era arrivato a intrecci scomodissimi quando “un uomo dello Stato – tuona il conduttore – lo ha trasferito mentre era lì a combattere la mafia”.

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