Una vignetta che ha fatto discutere fin dalla sua pubblicazione, con gli utenti scatenati nel condividerla e commentarla, scontrandosi spesso tra loro. E che è presto arrivata anche all’attenzione di Giorgia Meloni, premier in carica che ha puntato il dito in maniera molto chiara contro il Fatto Quotidiano per quel disegno firmato da Natangelo e comparso sulla prima pagina della testata. Il motivo di tante tensioni? Un fumetto decisamente poco “politicamente corretto”, parola in teoria molto cara alla sinistra, nel quale viene ritratta Arianna Meloni, sorella di Giorgia, a letto con un uomo di colore. “E tuo marito?” chiede lui. Risposta di lei: “Tranquillo, sta tutto il giorno a combattere la sostituzione etnica”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Il marito di Arianna Meloni è infatti il ministro dell’Agricoltura in carica Francesco Lollobrigida, finito al centro delle polemiche negli ultimi giorni per le sue posizioni sul fronte immigrazione. Il disegno del Fatto ha subito scatenato la reazione del capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Tommaso Foti, che ha tuonato: “Il Fatto Quotidiano dimostra, ancora una volta, di avere problemi seri con la satira. La vignetta pubblicata oggi, squallida, volgare e sessista, non fa ridere e oltrepassa qualsiasi limite di decenza”. (Continua a leggere dopo la foto)
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“In attesa di una condanna unanime da parte di tutte le forze politiche, Pd, 5 stelle e altri, dei benpensanti e del mondo femminista – ha aggiunto Foti – il direttore Travaglio assuma la responsabilità di quanto il suo giornale pubblica e chieda scusa al ministro Lollobrigida e ad Arianna Meloni rivolgo tutta la mia vicinanza”. Successivamente è arrivato anche l’intervento di Giorgia Meloni. (Continua a leggere dopo al foto)
“Quella ritratta nella vignetta è Arianna – ha scritto Meloni su Facebook – Una persona che non ricopre incarichi pubblici, colpevole su tutto di essere mia sorella. Sbattuta in prima pagina con allusioni indegne, in sprezzo di qualsiasi rispetto verso una donna, una madre, una persona la cui vita viene usata e stracciata solo per attaccare un Governo considerato nemico. E il silenzio assordante su una cosa del genere, da parte di quelli che dalla mattina alla sera pretendono di farci la morale, dimostra plasticamente la malafede della quale siamo circondati. Ma se qualcuno pensa di fermarci così, sbaglia di grosso. Più sono circondata da questa ferocia, più sono convinta di dover fare bene il mio lavoro. Con amore. La cattiveria senza limiti la lasciamo agli autoproclamatisi buoni”.
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