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“Pieno sostegno all’eroica battaglia del popolo ucraino”. Meloni prenota Palazzo Chigi: “Garanti della collocazione italiana”

Pubblicato il 29/07/2022 09:05

Mentre nel centrodestra è bagarre, Giorgia Meloni va dritta per la sua strada e studia le mosse per assicurarsi Palazzo Chigi. Una di queste, lo ha capito, è lisciare il pelo agli Usa e alla Nato. E così si è affrettata a dire che da parte sua e del suo partito ci sarà “pieno sostegno all’Ucraina”. Tutti contenti, dunque, la frasetta magica è stata pronunciata. Ora manca la dichiarazione d’amore all’Europa e poi il gioco è fatto. Giorgia Meloni ci ha tenuto a chiarire che il suo partito, Fratelli d’Italia, non metterà in discussione la collocazione filo-atlantista a sostegno dell’Ucraina, attaccata dalla Russia, proprio nel giorno in cui Matteo Salvini si ritrova a smentire nuove indiscrezioni di stampa sui suoi rapporti con Mosca. (Continua a leggere dopo la foto)

Un punto in più a favore della leader che si contenderebbe proprio con Salvini la poltrona di presidente del consiglio. “Ribadiamo che saremo garanti, senza ambiguità, della collocazione italiana e dell’assoluto sostegno all’eroica battaglia del popolo ucraino. Posso dire che un’Italia guidata da Fdi e dal centrodestra sarà un’Italia affidabile sui tavoli internazionali”, dice Meloni. Che poi si spinge a dire che l’Italia guidata dal suo partito tornerà a essere un soggetto “affidabile” nei consessi internazionali, respingendo indirettamente tutte le ricostruzioni sui presunti dubbi in seno alle istituzioni europee per la caduta di Mario Draghi e l’appartenenza di FdI e Lega a gruppi eurocritici a Strasburgo. (Continua a leggere dopo la foto)

Val la pena ricordare anche che a reggere il gioco delle sanzioni e dell’invio delle armi, allineandosi ai diktat dell’Unione Europea e di Mario Draghi, sono stati pressoché tutti gli esponenti dei partiti presenti nell’esecutivo, con un corposo supporto del più grande partito della “finta” opposizione, Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni. È grazie al placido benestare della Lega di Matteo Salvini, di Forza Italia di Silvio Berlusconi, del PD di Enrico Letta, del Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte, con anche l’aiuto dei “partitini” di Calenda, Renzi e compagnia cantante, se l’Italia, oggi, si trova sull’orlo del baratro. (Continua a leggere dopo la foto)

L’unica vera opposizione (quella di Meloni, come si è visto, era solo di facciata visto che poi ha votato tutto) a queste decisioni scellerate in sede di discussione parlamentare, è arrivata dal partito capitanato da Gianluigi Paragone, Italexit per l’Italia. Il leader Paragone ed i senatori appartenenti al gruppo politico, hanno più volte espresso la loro contrarietà sia all’applicazione di sanzioni potenzialmente suicide, sia all’invio delle armi in Ucraina, sostenendo altresì la via diplomatica.

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