x

x

Vai al contenuto

“Ecco quale casella va occupare Ronzulli”. Meloni, la mossa che sblocca il nuovo governo

Pubblicato il 13/10/2022 08:20 - Aggiornato il 13/10/2022 08:40

Nella sede di Fratelli d’Italia a Roma, in via della Scrofa a Roma, Giorgia Meloni è al lavoro con il resto della maggioranza per provare a sbloccare l’impasse in cui è sprofondato il centrodestra per la formazione del nuovo nuovo governo. A quanto risulta a Il Tempo, però, qualcosa si sta smuovendo e nelle ultime ore si dovrebbe essere arrivati a un’intesa. Negli ultimi giorni si è parlato molto della presenza nella lista dei ministri di Ronzulli. Secondo un retroscena della Stampa Berlusconi potrebbe insistere per il nome della senatrice azzurra: “Lei deve esserci”, sono le parole del Cav citate dal quotidiano. La casella che potrebbe aprirsi per lei sarebbe il ministero del Turismo. Una mossa che, per il solito effetto domino delle poltrone, potrebbe sbloccare gran parte delle caselle. (Continua a leggere dopo la foto)

Nella riunione tra i vertici del partito di Giorgia Meloni (tra gli altri Ignazio La Russa e Francesco Lollobrigida) anche il leghista Roberto Calderoli, i centristi Maurizio Lupi, Lorenzo Cesa e Antonio De Poli, e una delegazione di Forza Italia: a rappresentare il partito di Silvio Berlusconi Licia Ronzulli, appunto, e Alberto Barachini. Secondo il retroscena de La Stampa, Meloni non intende cedere su Ignazio La Russa presidente del Senato, mentre Matteo Salvini propone per la seconda carica dello Stato Roberto Calderoli. Scelta che influirebbe in modo sostanziale sugli equilibri nella lista dei ministri. (Continua a leggere dopo la foto)

Il leader della Lega è sempre dato verso la carica di vicepremier e la guida delle Infrastrutture, mentre all’Agricoltura tornerebbe Gianmarco Centinaio. Al Viminale è sempre in pole il prefetto di Roma Matteo Piantedosi, con la Lega che reclamerebbe anche gli Affari regionali, ruolo “cruciale per realizzare l’autonomia”, tema ormai più di bandiera che di sostanza. Il lavoro, dunque, è ancora lungo, ma Meloni starebbe per trovare la quadra, anche perché il momento dell’insediamento si avvicina sempre più. (Continua a leggere dopo la foto)

In tutto questo la premier in pectore Giorgia Meloni è terrorizzata. Ma non per il totoministri o per il governo ancora da formare. La paura della leader di Fratelli d’Italia ha un nome: si chiama recessione. È la stessa parola che ha evocato Mario Draghi contro la Germania e l’Europa per lo scudo sulle bollette di Berlino. Che allontana la possibilità di un fondo europeo per l’energia sulla falsariga del Pnrr. E costringe il nuovo esecutivo a dover trovare soldi, molti soldi per il suo primo decreto.

Ti potrebbe interessare anche: “Trovate tracce di mRna”. Lo studio choc che ora allarma milioni di mamme nel mondo