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Meloni incontra Cingolani e “partoriscono un topolino”. L’avvertimento: “Le città resteranno al buio”

Pubblicato il 05/10/2022 11:56 - Aggiornato il 05/10/2022 16:12

Alla domanda sulle possibilità che l’Italia possa trascorrere un inverno al caldo nonostante la crisi energetica, il ministro per la Transizione Ecologica Roberto Cingolani ha risposto con un per nulla rassicurante “Forse”. Nemmeno gli esponenti del governo Draghi, insomma, se la sentono di tranquillizzare le famiglie, già disperate di fronte al rincaro dei generi alimentari e delle bollette. Un pensiero che turba i sonni anche della futura premier Giorgia Meloni, che non appena insediata a Palazzo Chigi si troverà tra le mani una patata bollentissima.

Meloni ha incontrato nelle scorse ore proprio Cingolani, annunciando poi di voler dare continuità alle scelte di Draghi: “La crisi è europea e come tale deve essere affrontata. Azioni di singoli Paesi tese a sfruttare i propri punti di forza rischiano di interferire nella competitività delle aziende e creare distorsioni al mercato unico”. Il riferimento, ovviamente, è alla manovra da 200 milioni di euro annunciata dalla Germania, che ha deciso come sempre di seguire una proprio strada infischiandosene degli altri.

La leader di Fratelli d’Italia ha poi sottolineato come la priorità sia contrastare le speculazioni e arginare i costi delle bollette nei prossimi tre mesi. Bollette che, nel frattempo, hanno preso il volo: come spiegato da La Stampa la crescita è stata già del 70%. Tradotto, “una maxi-stangata da 2.942 euro a famiglia su base annua solo per il gas. Un rincaro del 117% rispetto all’ultimo trimestre del 2021”. L’unica soluzione realmente sul tavolo, al momento, resta quella del price cap, il tetto al prezzo dell’energia, sul quale però l’Europa resta divisa.

Al momento un ruolo chiave continua a giocarlo quel 10% di metano russo che arriva a singhiozzo. Qualora Putin dovesse chiudere i rubinetti del tutto, gli italiani si troverebbero a dover sperare in un inverno mite, con un drastico taglio sulle previsioni economiche di crescita comunque ormai scontato. Il rischio di dover ricorrere a razionamenti dei consumi resta alto, come confermato dall’allarme dei Comuni: “Potremmo rimanere senza luce”. Il tutto nonostante Meloni, durante la campagna elettorale, abbia dato forti rassicurazioni in senso opposto.

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