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Il Pil affonda, ma il capo di gabinetto del Mef è in tour con la sua band, tra concerti e incendi

Pubblicato il 04/09/2020 13:07

Certo che ce n’è di gente strana nelle poltrone che contano… Tra questi c’è Luigi Carbone, napoletano, classe 1964, capo di gabinetto del ministero dell’Economia, cioè colui che – tra i tanti delicati compiti – ha quello di vigilare sui nostri conti pubblici e sui singoli provvedimenti che toccano le tasche degli italiani. Perché si parla di lui, ora? Non è di certo la prima volta. Luigi Carbone, infatti, era balzato agli onori della cronaca in piena emergenza coronavirus. Perché nonostante l’estate 2020 – causa pandemia – ha visto l’annullamento di gran parte dei concerti in Italia, il nostro capo di gabinetto è riuscito comunque a portare avanti il proprio tour musicale lungo tutta la penisola. Sì, avete capito bene.

Quello di Carbone è un incarico delicato, fondamentale, in particolare in questi mesi, con un crollo del Pil dell’11,2%, il crollo dell’occupazione e la chiusura di migliaia di posti di lavoro. Ma Luigi Carbone, incurante di tutto questo, ha radunato – come racconta Alessandro Da Rold su La Verità – la sua band NeaCò, Neapolitan Contamination – gruppo musicale che mischia musica jazz, blues con le vecchie canzoni partenopee – e “ha macinato chilometri in tutta Italia per poter soddisfare il suo pubblico. L’avevamo lasciato a Mosca il 3 marzo, prima del lockdown, dove per cantare ‘O surdato ‘nnamrnurato aveva preso l’aereo con la sua band ed era partito, sfidando il rischio contagio”.

Al Mef pensavano che dopo la strigliata di dicembre, quando Gualtieri durante la chiusura del bilancio si era accorto della sua assenza, la voglia musicale del tastierista jazz si fosse placata. E invece no. “Anzi – racconta Da Rold – è aumentata dopo la fine del lockdown. Carbone in questi mesi ha rilanciato la propria immagine di cantante e tastierista. E ha iniziato quello che sui social è stato soprannominato ‘Il Viaggio di Neacò’, un tour che dal primo luglio a oggi ha portato Carbone & co in giro per il Sud Italia. Il viaggio non è ancora finito. Perché il 16 settembre è in cartellone al Maxxi di Giovanna Melandri una nuova data: non sarà l’ultima”.

Ma in questa pazza estate del nostro capo di gabinetto è successo di tutto. “Durante il tour il pulmino della band una volta si è bloccato in mezzo ai monti. E poi è successo un fatto davvero singolare. Carbone, oltre che di musica, è appassionato di immersioni subacquee. In agosto, tra un concerto e l’altro, durante un’immersione a Sud dell’Isola d’Elba ha recuperato una pietra bianca che poi ha portato sulla barca. Peccato che fosse fosforo bianco, purtroppo la zona è spesso interessata da questi fenomeni a quanto pare naturali. Ebbene, sotto il sole la pietra ha preso fuoco tanto che è dovuta intervenire la capitaneria di Porto Ferraio per fornire assistenza”. Insomma, il Pil crolla, ma Luigi Carbone suona forte.

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