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“Per noi costi esorbitanti. Una follia”. Lotteria scontrini, commercianti sul piede di guerra

Pubblicato il 12/12/2020 11:44 - Aggiornato il 12/12/2020 11:45

I negozianti di vicinato hanno subito un crollo di fatturato incredibile per colpa dell’emergenza sanitaria e per la gestione della stessa da parte del governo. Oggi hanno ben altro a cui pensare che star dietro alle lotterie folli volute da Conte&Co.. Molte attività, infatti, per le chiusure forzate si sono ritrovate con i fatturati azzerati e il futuro davanti a loro appare più che incerto. E questa lotteria degli scontrini sembra più un’ulteriore presa in giro che un aiuto reale. Confesercenti infatti solleva più di un dubbio: a partire dal fatto che solo un registratore di cassa su tre è attrezzato. La lotteria degli scontrini dovrebbe partire a gennaio 2021, ma già ci sono state varie proroghe.

Come riporta proiezionidiborsa.it, “migliaia di attività del commercio, della ristorazione e dei servizi hanno serie difficoltà di rinnovare il registratore di cassa o procedere all’adeguamento del vecchio. Non è un problema solo economico ma soprattutto di tempi. Di conseguenza Confesercenti chiede un rinvio del termine di inizio di sei mesi”. Il Governo accetterà la proposta? Probabilmente no, perché deve continuare nella sua propaganda martellante, fregandosene degli interessi reali dei cittadini e dei commercianti.

Quanto costa aggiornare la cassa? Adeguare i registratori di cassa ha un costo. Confesercenti stima per tutte le imprese un investimento globale di 400 milioni di euro. “In questo momento, con i venti di crisi che soffiano e nulla di buono nel breve termine, anche una minima spesa pesa più del dovuto. Poi c’è la prospettiva di un Natale sottotono per via della pandemia che non cessa. Con un quadro così nebuloso, sarebbe meglio posticipare la lotteria degli scontrini. Migliaia di consumatori e piccoli esercenti hanno ben altri problemi da risolvere”.

La confederazione dei commercianti ha ulteriori dubbi sulle regole stabilite per la Lotteria degli scontrini. “Confesercenti punta il dito contro la modalità: emettere più scontrini dà maggiori possibilità di vittoria. In questo modo i giganti della grande distribuzione hanno un evidente vantaggio rispetto ai piccoli esercenti. Il Governo ricorrerà ai ripari oppure andrà avanti come un treno?”. La risposta appare tristemente scontata.

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