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“L’Italia non può farlo”. Schiaffo di Putin al nostro Paese, l’attacco dopo le parole di Giorgia Meloni

Pubblicato il 05/01/2023 09:49

Nel giorno in cui il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha in programma di parlare al telefono tanto con Vladimir Putin quanto con Volodymyr Zelensky, nel tentativo dichiarato di “offrire ancora una volta la mediazione di Ankara nel processo negoziale” sull’Ucraina, non sono ancora giunte notizie dei colloqui tanto attesi. Anzi. La tensione nelle ultime ore è tornata a salire e ha coinvolto anche il nostro Paese. Per bocca della portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, Mosca ha infatti spiegato di non poter considerare l’Italia “né un mediatore onesto né un possibile garante di un processo di pace data la posizione assunta”. Parole pronunciate mentre Putin partecipava, in video-collegamento, al varo della fregata ‘Admiral Gorshkov’ dotata di missili ipersonici Zircon, di cui ha ordinato l’invio nel Mediterraneo. (Continua a leggere dopo la foto)

Secondo quanto riferito dal ministro della Difesa russo Sergey Shoigu, la fregata dovrebbe ora intraprendere un viaggio a lungo raggio attraverso l’Oceano Atlantico, l’Oceano Indiano e anche il Mar Mediterraneo e “condurrà esercitazioni” con i missili ipersonici. Le parole di Zakharova sull’Italia sono arrivate dopo che Giorgia Meloni aveva dichiarato: “Il nostro Paese è pronto a fare da garante in un eventuale processo di pace”. (Continua a leggere dopo la foto)

“È strano sentire proposte di mediazione – è stata la replica russa – da parte di Paesi che, fin dall’inizio dell’operazione militare speciale in Ucraina, hanno assunto una posizione anti-russa inequivocabile e molto aggressiva, e non solo hanno sostenuto il sanguinario regime di Kiev, ma gli hanno anche fornito una significativa assistenza militare e tecnico-militare”. (Continua a leggere dopo la foto)

“Molti Paesi – ha concluso il ministero degli Esteri – si dichiarano pronti a partecipare alla risoluzione della crisi ucraina e alcuni ci offrono direttamente i loro servizi di mediazione. Papa Francesco, il presidente francese Emmanuel Macron, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e altri capi di Stato e di governo, politici e personaggi pubblici ne hanno parlato. Alcuni lo fanno con sincerità, altri perseguono i propri obiettivi egoistici”.

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