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L’Italia che funziona: l’università La Sapienza batte Oxford nella ricerca

Pubblicato il 04/03/2021 11:34

In mezzo a tante cattive notizie, con il Paese ancora in ginocchio di fronte a una crisi che il governo Draghi tenta di affrontare copiando il Conte bis, c’è un’Italia che funziona ancora e che, per fortuna, di tanto in tanto batte un colpo, per ricordarci le enormi potenzialità di cui disponiamo. L’università La Sapienza di Roma è così tornata a essere la migliore al mondo per gli studi classici, superando Oxford che soltanto un anno fa le aveva sfilato lo scettro. Il Politecnico di Milano è invece al terzo posto tra i migliori istituti per Arte e Design e al decimo per Architettura, perdendo qualche posizione in Ingegneria e Computer Science ma mantenendo 5 diverse materie di studio nella top 50 mondiale.

L'Italia che funziona: l'università La Sapienza batte Oxford nella ricerca

La Bocconi si trova invece al settimo posto in Business e Management, 14 esima in Accounting and Finance e 18 esima in Economics and Econometrics. Una classifica che ci rende onore, quella stilata dal Qs World University Ranking by Subject per il 2021, sottolineando come nonostante i finanziamenti arrivino sempre più col contagocce, i nostri atenei continuano a sfornare laureati di prim’ordine, in grado di competere con quelli provenienti da qualsiasi altra parte del mondo.

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La classifica si basa su fattori come il numero di citazioni e l’impatto della ricerca, a meno che non si tratti di ambiti in cui il numero di lavori prodotti sia troppo esiguo per essere preso in considerazione. In quest’ultimo caso, si tiene conto soltanto dei pareri. La Sapienza, stando alla graduatoria, si conferma in base a questi parametri il miglior ateneo al mondo per gli studi classici, un primato che era stato raggiunto già nel 2018 e nel 2019, per poi subire il sorpasso di Oxford lo scorso anno.

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L’importanza degli studi classici nel panorama universitario del nostro Paese è confermata anche dal decimo posto della Normale di Pisa e da altri sei piazzamenti all’interno delle prime 50 posizioni. A fare meglio di noi sono soltanto gli Stati Uniti, con 12 università rientrate nella top 50. Complessivamente, il più premiato è il Politecnico di Milano con sette programmi fra i primi cinquanta. Bene anche il Politecnico di Torino e Bologna, rispettivamente quarto e sesto nei piazzamenti.

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