Il governo dà l’ok a riprendere a licenziare. La proroga del blocco, dunque, resta valida solo per alcuni settori, per tutti gli altri c’è il via libera a partire dal primo luglio. Una data che per molti italiani potrebbe voler dire l’inizio di un incubo. La cabina di regia a Palazzo Chigi ragiona su un intervento che poggia su due pilastri: il blocco dei licenziamenti fino al 31 ottobre per i comparti legati alla moda, come tessile, calzature, pelletteria per i quali è prevista la cassa Covid, e la messa a disposizione di 13 settimane di Cigs gratuita, su richiesta, per le imprese in crisi e per quelle che hanno terminato gli ammortizzatori sociali, con il contestuale blocco dei licenziamenti. (Continua a leggere dopo la foto)
Inoltre – spiega Il Tempo – ci sarebbero altri sei mesi di cassa per cessazione per comparto aereo. Da domani il Presidente del Consiglio Mario Draghi incontrerà le parti sociali. La soluzione sui licenziamenti è arrivata dopo un braccio di ferro. Attorno al tavolo, convocato dal presidente del Consiglio, tutti i ministri interessati o comunque coinvolti in rappresentanza dei partiti della maggioranza (alcuni in presenza e altri in video): il ministro del Lavoro, Andrea Orlando (Pd), quello dell’Economia, Daniele Franco, il titolare dello Sviluppo, Giancarlo Giorgetti (Lega), Stefano Patuanelli (Agricoltura) per i 5 Stelle, Renato Brunetta (Pubblica amministrazione) per Forza Italia, Elena Bonetti (Famiglia) per Italia viva, Roberto Speranza (Salute) per Leu. (Continua a leggere dopo la foto)
Orlando, Patuanelli, Brunetta e Speranza hanno provato a spingere per una proroga generalizzata, ma Giorgetti e Bonetti si sono opposti. Draghi ha mediato. Lo sblocco dei licenziamenti dal primo luglio resta, ma ne sono esclusi, fino alla fine di ottobre, il tessile e i settori collegati mentre alle aziende in crisi degli altri comparti viene data la possibilità di tenere ancora i lavoratori in cassa (fino alla fine di settembre) anziché licenziarli. (Continua a leggere dopo la foto)
La cabina di regia, inoltre, ha preso anche la decisione di sospendere per sei mesi l’operazione cashback, i rimborsi parziali sugli acquisti telematici attraverso l’app della Pubblica amministrazione Io. Il servizio si fermerà il 30 giugno con il pagamento delle somme accumulate con i pagamenti delle carte di debito e credito e con il ‘superpremio’ da 1.500 euro ai maggiori utilizzatori del primo semestre. Cancellato per ora il servizio per il secondo semestre”.
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