Avete ancora dubbi sul vero motivo dell’avvento di Mario Draghi a Palazzo Chigi, con la benedizione di quasi tutte le forze politiche italiane? Se sì, vi basterà leggere l’ultima intervista rilasciata alle pagine de La Stampa da Kristalina Georgieva, direttrice del Fondo Monetario Internazionale. Che ha salutato l’arrivo dell’ex direttore della Bce con entusiasmo, in linea con le principali istituzioni europee, e indicato già la linea da seguire nei prossimi mesi. All’insegna, ovviamente, del rigore economico, nonostante la crisi.
“Sarà fondamentale – secondo Georgieva – mantenere un sostegno fiscale ben mirato, fino a quando la ripresa non sarà saldamente ristabilita. Auguro a Draghi e alla sua squadra un grande successo, non soltanto per riportare l’Italia fuori dalla crisi, ma anche nell’assumere la presidenza del G20, guidando la ripresa economica in Europa e non solo. ‘Whatever it takes’ è diventato una tendenza in tutto il mondo. Ed è giusto così”.
Cosa fare per affrontare le sfide che attanagliano il mondo intero? “La prima priorità è porre fine all’emergenza sanitaria. Secondo, dobbiamo perseverare nella lotta alla crisi economica. I governi devono costruire sugli sforzi recenti, continuando a fornire un sostegno fiscale adeguatamente calibrato. Dobbiamo stare attenti a non ritirarlo prematuramente. I Paesi a basso reddito avranno inoltre bisogno di uno sostegno sostanziale, con uno sforzo globale”.
Occhi puntati, però, sull’Italia e sul suo debito pubblico: “Il debito pubblico in proporzione al Pil è aumentato, a causa della risposta fiscale dell’Italia alla crisi e delle significative perdite di produzione e di entrate. Roma è però entrata nella crisi con un livello di debito pubblico già alto. Sarà quindi essenziale ancorare una strategia di riduzione sostenuta da riforme economiche”. Con Draghi che, ovviamente, si presenta come l’uomo perfetto per farlo.
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