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Leonardo, assunti Tabacci jr, Minniti e il portavoce Di Maio. Bivona scrive al Mef

Pubblicato il 30/07/2021 15:27

Dopo la condanna per le vicende legate a Mps, continuano a esserci problemi per Profumo in Leonardo. Simone Tabacci, figlio di Bruno, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega sullo spazio, è stato assunto nell’ex Finmeccanica, e già questo è un bel problema. Ma non è il solo caso di assunzioni “relazionali”, come le chiama anche Il Sole 24 Ore. E a questo proposito è intervenuto Giuseppe Bivona, investitore e socio fondatore di Bluebell Partners di Londra. Come riporta Il Sole, “Bivona ha scritto una lettera critica al ministro dell’Economia Daniele Franco e, per conoscenza, al premier Mario Draghi e al presidente di Leonardo, Luciano Carta. Il finanziere cita anche i casi di Marco Minniti (ex ministro del Pd) e del portavoce di Luigi Di Maio (M5S), Augusto Rubei”. (Continua a leggere dopo la foto)

Ricordiamo che Profumo nell’ottobre 2020 è stato condannato in primo grado a sei anni di reclusione più pene accessorie per falso in bilancio e manipolazione informativa per la contabilizzazione di derivati come titoli di Stato. La sentenza non è esecutiva, Profumo si dichiara innocente e ha già presentato ricorso in appello. Secondo lo statuto di Leonardo e le regole del Mef la condanna non definitiva non preclude la permanenza nella carica. Beata politica italiana. (Continua a leggere dopo la foto)

Nella lettera, che Il Sole 24 Ore ha visionato e riproposto, Bivona scrive a Franco e a Draghi: “Forse lei ricorderà che quando nel 2014 Mauro Moretti venne nominato amministratore delegato dell’allora Finmeccanica, una delle sue prime iniziative fu quella di procurarsi l’elenco dei “figli di” (…) e raccomandati vari dalla politica. (…) Negli ultimi mesi, sotto la guida dell’a.d. Alessandro Profumo abbiamo invece assistito al processo inverso, ovvero alla nomina (i) dell’ex ministro Marco Minniti alla presidenza della Fondazione Med-Or del gruppo Leonardo; (ii) del portavoce del ministro degli esteri Di Maio (in nota: Augusto Rubei) quale responsabile delle relazioni esterne e (iii) del figlio (in nota: Simone Tabacci) del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Bruno Tabacci”. (Continua a leggere dopo la foto)

Secondo Bivona il fatto che Profumo, “dopo una dura condanna per gravissimi reati finanziari”, conservi la carica di a.d. in una società quotata controllata dal ministero dell’Economia (30,2%) “è una vergogna assoluta (…) che presumibilmente trova compiuta spiegazione anche (ma non solo) nella fitta rete di relazioni personali che evidentemente lo sostengono. Difficile non leggere le recenti nomine come uno dei tasselli (certamente non l’unico) per puntellare gli appoggi politici”.

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