Vai al contenuto

Le filiere italiane sono in ginocchio: fatturato in calo di oltre il 15%

Pubblicato il 16/07/2020 12:01

Costruzioni, automotive, meccanica, elettronica, mobili. Filiere industriali all’interno delle quali lavorano milioni di italiani e che sono state messe in ginocchio dall’emergenza coronavirus, con tantissimi posti di lavoro di colpo a rischio. A rivelarsi fragile è la struttura, che vede poche aziende di dimensioni grandi e tante, tantissime piccole e medie imprese che si occupano di operare per loro conto lungo la catena di approvvigionamento. Una catena che rischia pericolosamente di spezzarsi di fronte a un’emergenza senza precedenti, i cui effetti potrebbero essere anche più gravi di quanto inizialmente stimato.

Le filiere italiane sono in ginocchio: fatturato in calo di oltre il 15%

Secondo Intesa San Paolo-Prometeia, che ha da poco pubblicato il rapporto “Analisi dei settori industriali 2020”, al netto dei margini di incertezza la contrazione del fatturato, a prezzi costanti, potrebbe essere nell’ordine del 15% a causa delle misure per contrastare l’epidemia di Covid-19 adottate tanto nel nostro Paese quanto nel resto del mondo. Una flessione alla quale potrebbe far seguito poi un parziale recupero nel 2021 (+5,3%) che potrebbe proseguire in maniera graduale anche nel triennio 2022-2024. Il tutto nell’ipotesi, tutt’altro che scontata, che il coronavirus non imponga ulteriori lockdown.

Le filiere italiane sono in ginocchio: fatturato in calo di oltre il 15%

In un contesto in cui tantissimi settori annaspano, a far registrare i migliori dati è l’industria farmaceutica, con un aumento dei livelli di attività nel corso del 2020 stimato per un +4,2%, in controtendenza con il resto del manifatturiero. Si tratta dell’unico settore per il quale si parla di prospettive di export in crescita nel corso dei prossimi due anni. Tengono botta, tutto sommato, il mondo dell’alimentare, delle bevande e dei prodotti a largo consumo, mentre tra chi accusa maggiormente il colpo vanno annoverate la meccanica (-18,8%), i mobili (-15,4%), la moda (-18,6%) e gli elettrodomestici (-22,1%). Attività che per vedere l’inizio di un recupero parziale dovranno attendere con tutta probabilità il 2021.

Le filiere italiane sono in ginocchio: fatturato in calo di oltre il 15%

Il report sottolinea come in un momento così delicato a fare la differenza saranno gli strumenti messi in campo per evitare che gli squilibri all’interno delle filiere vadano a danneggiare gli anelli più deboli. Intesa San Paolo ha annunciato un planford da 10 miliardi proprio a sostegno delle filiere. Ma più in generale serviranno sforzi congiunti per evitare che i settori più in crisi possano accusare colpi potenzialmente devastanti, che spazzerebbero via di colpo tanti posti di lavoro.

Ti potrebbe interessare anche: La tregua tra Pd e 5 Stelle? Giusto in tempo per spartirsi 365 nomine