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La storia di Leonardo, salvato dallo sfratto da un anonimo benefattore

Pubblicato il 31/07/2020 15:57

Per fortuna, dopo tante sofferenze, il lieto fine è arrivato, al termine di una storia agghiacciante e purtroppo non così rara nell’Italia contemporanea. Quella in cui il fenomeno delle aste giudiziarie ha conosciuto un feroce quanto drammatico boom, del quale vi avevamo parlato già in passato sulle pagine del Paragone. E che ha rischiato di rimanere colpevolmente inerte di fronte alle disgrazie di Leonardo, un ragazzino di 14 affetto dalla sindrome di Dravet (una grave malattia epilettica) e residente a Piazzola sul Brenta, nella provincia di Padova.

I problemi della famiglia del ragazzo erano iniziati tra il 2010 e il 2011, quando la piccola azienda di saldature gestita dal papà era entrata in crisi. I debiti si erano accumulati inesorabili, fino ad arrivare alla richiesta di sfratto per la famiglia. La madre, Martina Varini, aveva lanciato un drammatico appello attraverso le pagine del Corriere della Sera, raccontando che il figlio andava “assistito giorno e notte, con una persona che gli dorme accanto”. Allontanarlo da quell’abitazione, allestita appositamente per le esigenze di Leonardo, avrebbe significato condannarlo.

In campo era scesa la Pro Loco del posto, dando il via a una raccolta fondi. Ma il lockdown aveva bloccato la gara di solidarietà. Per fortuna, però, ecco arrivare un anonimo benefattore, che ha versato 152 mila euro permettendo così di raggiungere la cifra necessaria a ricomprare la casa. Un epilogo bellissimo per una vicenda tristemente simile, però, a tante altre che si leggono ogni giorno. Soltanto nella prima metà del 2019, il nostro Paese aveva infatti visto aumentare di colpo il numero di aste giudiziarie addirittura del 24% rispetto all’anno precedente, arrivando al folle ritmo di circa 836 al giorno.

Numeri dietro i quali si nasconde la sofferenza di famiglie umiliate, finite sul lastrico spesso senza colpa e costrette a osservare senza far niente un sistema bancario che, una volta accumulate le rate di un mutuo insoluto, si affretta a consegnare i guai di genitori e figli a società specializzate, che metteranno poi le abitazioni all’asta. Un perverso meccanismo esploso negli ultimi anni grazie alla spinta dell’Europa (ma guarda…), che ha invitato gli istituti a liberarsi dei crediti deteriorati. E favorito dal governo Renzi, che ha snellito il recupero degli stessi crediti da parte delle banche e velocizzato l’iter delle aste: per evitare che vadano deserte, all’immobile in vendita si applica subito uno sconto, arrivando anche a dimezzare il valore complessivo del bene. In questo modo, i cittadini già mortificati non riescono nemmeno a recuperare soldi sufficienti a pagare i propri debiti. Un circolo vizioso da spezzare al più presto, prima che altri ragazzi come Leonardo si trovino a dover sperare nell’aiuto di qualche benefattore.

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