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“Commissione d’inchiesta sul Covid, ecco a chi sarà affidata”: il nome impossibile che gira nei corridoi del Palazzo

Pubblicato il 27/10/2022 13:52 - Aggiornato il 27/10/2022 14:44

Quella che ruota attorno alla commissione d’inchiesta sull’emergenza Covid, annunciata da Giorgia Meloni e condivisa anche da una parte dell’opposizione, rischia di trasformarsi in una partita prettamente politica più che in un’operazione volta ad accertare le responsabilità di chi è stato chiamato a gestire la pandemia. Con in gioco gli stessi equilibri della legislatura appena cominciata. Matteo Renzi ne ha infatti rivendicato la presidenza, come rivelato da Marcello Sorgi per la Stampa, e se la maggioranza di centrodestra dovesse alla fine accontentarlo, cosa niente affatto acclarata, “si assisterebbe a un allargamento verso il centro della coalizione uscita vincente dalle elezioni del 25 settembre”. (Continua a leggere dopo la foto)

Un’operazione che avrebbe un senso ben preciso: “I voti dei senatori di Renzi (di Calenda non si sa) potrebbero risultare utili al governo a Palazzo Madama, dove la nomina di nove ministri senatori ha abbastanza assottigliato i numeri della maggioranza, solida nelle prime votazioni, con l’ordinaria amministrazione appesa all’incognita dell’incerta partecipazione ai lavori d’aula dei membri dell’esecutivo”. (Continua a leggere dopo la foto)

“Benché ciascun partito, Lega e Fratelli d’Italia da una parte e Italia viva dall’altra, abbiamo presentato proposte di legge simili per l’istituzione della commissione, gli obiettivi sono differenti” è la tesi del Corriere. “Perché Renzi, anche se non lo dichiara apertamente, mira a trasformarla in una sorta di tribunale con un solo imputato, Conte, e al massimo per i suoi collaboratori, cercando di approfondire gli eventuali errori e abusi nelle forniture di mascherine, respiratori e altre apparecchiature sanitarie, acquistate talvolta in modo frettoloso per far fronte alla prima fase dei soccorsi”. (Continua a leggere dopo la foto)

Un obiettivo parzialmente condiviso da Meloni e Salvini, che però puntano a dimostrare più che altro quanto sia stata sbagliata l’introduzione del Green pass da parte di Draghi e Speranza: “Una resa dei conti che Renzi, in cambio di una presidenza che nessuno finora gli ha garantito, dovrebbe condividere, pur avendo fatto parte anche lui dell’esecutivo guidato dall’ex presidente della Bce e avendo contribuito a insediarlo, aprendo la crisi del Conte II a gennaio 2021”.

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