Italexit sbanca in Toscana ed entra nei consigli comunali di sei importanti amministrazioni della regione. Ieri mattina Gianluigi Paragone, segretario nazionale e fondatore del partito, ha presentato gli eletti che hanno aderito al suo partito. Tra questi spicca il nome di Andrea Asciuti (nella foto), entrato a Palazzo Vecchio nelle liste della Lega ed uscito dal Carroccio a causa di incongruenze sul green pass e sull’obbligo vaccinale.
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“La mia crisi con la Lega si è concretizzata nel 2019, quando ho cercato in ogni modo di difendere i fiorentini ed evitare che la caserma Vittorio Veneto cambiasse destinazione d’uso. Già in quel momento ho iniziato a pormi mille domande. Per me la politica è passione, non certo un lavoro o un guadagno. E ancora: “Poi c’è stato il Covid, il lockdown, la distruzione dell’economia locale e di quella nazionale. Aziende familiari che, dall’oggi al domani, non hanno più saputo come fare per mettere insieme il pranzo con la cena. A quel punto ho capito che non potevo restare in un movimento disposto ad appoggiare un governo, quello presieduto da Draghi, che ha impedito ai lavoratori di guadagnarsi onestamente da vivere. Un esecutivo che ha diviso Italiani di serie A da Italiani di serie B. Solo in base ad un vaccino. Non sono io ad essermi allontanato dalla Lega, è la Lega che ha cambiato idee rispetto a quelle con le quali si è presentata alle elezioni”.
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Alla presentazione, tenutasi all’hotel Orto dei Medici, erano presenti anche il coordinatore regionale Loredano Ghirardini, il candidato sindaco per Pistoia Carla Breschi, Luca Carti, consigliere comunale a Scandicci, Marzia Lucchesi, consigliere comunale a Massarosa, Manuel Laurora, consigliere comunale a Pisa e Angela Castiello, consigliere comunale a Carmignano. Tutti delusi dal centrodestra, giudicato troppo arrendevole su temi come la pandemia, il rapporto con la Troika di Bruxelles, la pressione fiscale e le politiche messe in campo per arginare il caro bollette e gli aumenti dei carburanti. “Oggi è un giorno molto importante per il nostro movimento – ha sottolineato Gianluigi Paragone. – C’è un lavoro importante da svolgere, ma questo è un inizio significativo. È la dimostrazione che vogliamo essere presenti sul territorio, rappresentare davvero le difficoltà e le esigenze dei cittadini. Il centrodestra non viene più avvertito come un soggetto che ha una sua identità politica. Tra la gente, ma persino dentro il Palazzo. Stanno insieme solo per convenienza personale. Ormai tra Brunetta, Ronzulli o Speranza la differenza è impercettibile. I programmi dei Cinque Stelle prima e della Lega poi sono carta straccia. Hanno tradito i loro elettori”.
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“Abbiamo chiesto di organizzare una manifestazione a Firenze e, ad oggi, non abbiamo avuto risposte – conclude Paragone – Abbiamo mandato numerose email, più di un mese fa, senza che nessuno si sia degnato di considerarci. Volevamo dire la nostra sul green pass e dare pieno sostegno a quei lavoratori privati dei loro diritti fondamentali. Il sindaco Dario Nardella, il prefetto e il questore evidentemente non hanno voluto. Siamo in un momento storico durante il quale è possibile scendere in piazza contro la guerra, ma è vietato farlo se si contestano Draghi e Speranza”.
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