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“Insoddisfacente e inattuabile”. Scontro frontale Meloni-Ue, l’attacco della premier a Bruxelles

Pubblicato il 13/12/2022 12:51

Scontro diretto tra Giorgia Meloni e l’Unione Europea sul fronte energia. La premier italiana non si è infatti risparmiata nelle comunicazioni alla Camera dei deputati in vista del Consiglio europeo, andando all’attacco di Bruxelles sulla gestione dei rincari: “La risposta europea sul caro energia è insoddisfacente, inattuabile a condizioni date. È fondamentale porre un argine alla speculazione. La posta in gioco per l’Europa sull’energia è molto alta, definisce la capacità dell’Europa di proteggere le sue famiglie e le sue imprese, senza lasciar prevalere logiche unilaterali secondo le quali gli Stati con maggior spazio fiscale fanno da se e quelli con scarsa capacità di spesa possono esse lasciati indietro. È evidente a tutti come un meccanismo con un grado diverso di tutela delle imprese in Europa da nazione a nazione produrrebbe una distorsione del mercato unico comune e penalizzerebbe non solo l’Italia ma comprometterebbe l’intera Europa”. (Continua a leggere dopo la foto)

“Procedere in ordine sparso di fronte alla sfida epocale non solo sarebbe una illusione – ha concluso Meloni – ma si tradurrebbe in una realtà molto diversa da quella decantata in questi anni. Occorre fermare la speculazione e assicurare risorse a a tutti”. La premier si è scusata per il ritardo, causato dal traffico di Roma. Poi ha toccato un altro tema: la guerra tra Ucraina e Russia. (Continua a leggere dopo la foto)

“Questo obiettivo, assistere il popolo ucraino, implica che l’Italia contribuisca anche sul piano militare al sostegno europeo e internazionale perché per cessare le ostilità in questi contesti le possibilità sono da sempre solamente due, che uno dei due perisca o si arrenda e nel caso in cui si trattasse dell’Ucraina noi non ci troveremo di fronte a una pace ma a una invasione, oppure che vi sia tra le forze in campo un sostanziale ed equilibrio e dunque uno stallo nel conflitto che costringa chi ha mosso invasione a desistere dai suoi intenti e addivenire a più miti consigli” ha spiegato Meloni. (Continua a leggere dopo la foto)

“Per questo, per perseguire una pace sì, ma una pace giusta l’Italia – ha spiegato la premier – deve continuare a fare la sua parte e lo fa in ambito di Unione europea sia tramite lo strumento finanziario europeo, con il quale viene parzialmente rimborsato il controvalore economico degli aiuti militari, sia attraverso la partecipazione alla missione europea di addestramento dei militari dell’Ucraina, inoltre siamo protagonisti in ambito Nato con l’attivazione di misure di irrobustimento della postura di deterrenza e difesa”.

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