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Indaga la magistratura (finalmente)! La truffa prezzi dei carburanti sotto la lente dei giudici

Pubblicato il 14/03/2022 14:55

Gas, energia elettrica e carburanti schizzati improvvisamente alle stelle, sull’onda lunga della crisi esplosa in Ucraina dopo l’invasione della Russia. Con le famiglie italiane a faticare come non mai nella difficile impresa di arrivare a fine mese e tante categorie di lavoratori già scese in strada per manifestare contro rincari insostenibili. Un improvviso picco dei prezzi sul quale ora ha iniziato a indagare la Procura di Roma, nel tentativo di capire cosa stia davvero accadendo in queste settimane, nel silenzio di un governo ancora con le mani in mano.

Come spiegato dal Corriere della Sera, la Procura di Roma sta indagando sui fulminei e sostanziosi rincari di gas, energia elettrica e carburanti seguiti all’invasione russa dell’Ucraina. Un’impennata nei prezzi che secondo il ministro per la transizione ecologica Roberto Cingolani resta “ingiustificato”, arrivando a parlare di “colossale truffa”. Il fascicolo dei magistrati, al momento, è stato aperto contro ignoti.

La Procura di Roma non vede attualmente ipotesi di reato, ma ha comunque deciso di dare il là all’indagine “volta a verificare le ragioni di tale aumento e individuare eventuali responsabili”. Gli accertamenti sono stati affidati al nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza e sono nei prossimi giorni se ne conosceranno gli sviluppi.

Una mossa che va incontro alle recenti richieste delle associazioni di consumatori, che chiedono di andare a fondo alla vicenda. Nel frattempo FederPetroli Italia, sentendosi chiamata in causa, ha specificato: “Le parole pronunciate dal ministro Cingolani sono riferite, da come abbiamo ben interpretato, ad una situazione energetica che il sistema dell’Oil & Gas sta vivendo a livello internazionale e non solo all’Italia. Si stanno strumentalizzando anche le parole di un ministro pur di fare confusione e criminalizzare i cattivi petrolieri”.

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