Una guerra parallela, alternativa a quella combattuta con carri armati e missili e che Vladimir Putin si prepara a portare avanti contro l’Unione Europea per mettere pressione. Con l’Italia che rischia ancora una volta di finire schiacciata, dopo aver visto schizzare alle stelle il costo dell’energia e quello del carburante, lievitati al punto da rendere la vita impossibile a tante famiglie. La nuova “arma segreta” della Russia è composta da un esercito di migranti pornti a riversarsi oltre i confini, presto. Prestissimo.
Come riportato da Repubblica, infatti, c’è un vero e proprio mare umano composto da oltre 700 mila migranti pronti a invadere il nostro Paese. Vengono dall’Ucraina, principalmente, ma anche dalla Moldavia e dalla Georgia, nazioni spaventate dall’offensiva di Putin e che non a caso in questi giorni chiedono di aderire alla Ue. Ma anche dalla Libia, dove il leader russo, secondo fonti dell’intelligence, sarebbe in grado di fare partire verso l’Europa 30 mila persone nel giro di poche settimane.
Un numero ancora gestibile di persone, non sufficiente secondo gli analisti a far piombare nel caos l’Italia e l’Europa. E che però permetterebbe di alzare il livello di pressione politica interna. Consentendo, allo stesso tempo, “di cercare una sponda nei partiti sovranisti da sempre sensibili al fascino della Russia di Putin e disponibili a cavalcare il tema dell’immigrazione”. Il nostro Paese si dice convinto di poter reggere l’urto, ma conta sulla collaborazione degli altri Strati Ue, come sappiamo per esperienza non proprio scontata.
L’obiettivo del governo italiano è anche quello di evitare un quadro in cui si gestisca il nodo migranti riservando loro un trattamento diverso. Chi scappa da una guerra va accolto, come dice la legge. In Africa come in Ucraina. Ma il numero di migranti si andrebbe a sommare all’arrivo, già previsto, di cinquecentomila ucraini, per lo più donne e bambini. Negli ultimi giorni si contano circa tremila ingressi ogni 24 ore, ma sono dati destinati a crescere rapidamente. Come garantire ospitalità a tutti? La paura è che, ancora una volta, l’Italia venga lasciata sola ad affrontare l’emergenza.
Ti potrebbe interessare anche: Il giallo delle dosi Novavax sparite nel Lazio, l’assessore: “Non sappiamo dove siano”