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Il “Patto col Diavolo” del governo: per sopravvivere deve vendersi alla Troika

Pubblicato il 17/09/2020 12:18

Quanto è forte, in questo momento, il governo Conte? Se lo chiedono in tanti in un questi giorni delicati, che vedranno i giallorossi affrontare una serie di passaggi uno più indisioso dell’altro, Regionali in testa. La risposta, però, non è così difficile: più l’esecutivo si lega indissolubilmente alla Troika, più si garantisce un futuro. Magari non roseo, ma almeno la sopravvivenza sì. Ed è quello che conta. Lo ha ribadito ancora una volta, non fosse abbastanza chiaro, Ursula von der Leyen anticipando la prossima presidenza italian del G20. Un attestato di stima al fedele Conte, che avrà l’onore di organizzare nel corso del 2021 il prestigioso evento.

Non deve sorprendere, d’altronde, che oggi siano Bruxelles e Francoforte, ben più di Roma, a pesare sulla possibilità o meno di un governo italiano di proseguire lungo il suo cammino, puntando alla naturale fine della legislatura. La cessione di sovranità alle istituzioni europee (Commissione e Consiglio, ma anche la Bce) è stata costante, mai in discussione. E così Conte oggi, in attesa dello schiaffo delle Regionali e alle prese con un M5S lacerato, si aggrappa all’Europa per non perdere la preziosa poltrona a Palazzo Chigi.

Era stata l’Europa, d’altronde, a benedire la nasciata della discussa alleanza Pd-Cinque Stelle, dopo che sulla nomina stessa della von der Leyen si era consumata la rottura tra i grillini e la Lega di Salvini. Ed è l’Europa a garantire a Conte il suo elisir di lunga vita, i soldi del Recovery Fund in arrivo nel 2021 che permetteranno al premier di mettere in atto un piano di rilancio del Paese dopo la crisi e una pace sui mercati garantita da quella Bce che ha già messo i titoli italiani al riparto dalle speculazioni. Oneri e onori, insomma, come insegna ogni Patto col Diavolo visto in questi anni al cinema. Un Patto che il premier si è affrettato a firmare, senza ripensamento alcuno.

Le banche d’affari, in tutto questo, continuano a sfornare report che invitano all’acquisto del nostro debito. Tutti d’accordo, da Jp Morgan a Capital economics: non vi preoccupate, anche se le elezioni Regionali saranno un disastro il governo resterà saldamente al suo posto. Conte, d’altronde, è il totem per eccellenza sul quale in questo momento Bruxelles può contare per contenere quelle forze che spingono i cittadini italiani ad alzare la voce contro un’Unione che non funziona e continua a non funzionare (come l’emergenza coronavirus ha ben evidenziato). Ed è disposta a sostenerlo fino in fondo, garantendogli in cambio quella stabilità perduta da tempo sul fronte interno.

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