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“Il coprifuoco non serve”: i virologi avvisano le Regioni. Proteste dei ristoratori in Lombardia

Pubblicato il 21/10/2020 12:31 - Aggiornato il 21/10/2020 13:54

Mentre Campania e Lombardia ricorrono al coprifuoco per tentare di arginare la diffusione del coronavirus sui rispettivi territori, per volontà dei governatori De Luca e Fontana, molti virologi hanno alzato la voce per mettere in guardia dalle conseguenze di nuove restrizioni: quelle sull’orario in cui è possibile circolare, in particolar modo, non sembrano a detta di alcuni esperti così efficaci nel contrastare la pandemia. Il danno economico, insomma, sarebbe molto più alto dei benefici sul fronte sanitario.

I virologi avvisano le Regioni: "Il coprifuoco non serve". Proteste dei ristoratori in Lombardia

Tra le voci che si sono levati in questo senso c’è quella del virologo Alberto Zangrillo, che attraverso le pagine del Corriere della Sera ha sottolineato la necessità di imparare a convivere con il virus, tornato a spaventare tutti nel corso delle ultime settimane, senza però farsi prendere dal panico e ricorrere a misure come il coprifuoco: “Il mio senso civico mi obbliga a obbedire, ma certe terminologie evocano scenari che non vorrei lasciare in eredità ai miei figli”.

I virologi avvisano le Regioni: "Il coprifuoco non serve". Proteste dei ristoratori in Lombardia

La scelta del governatore Fontana di imporre il coprifuoco alla popolazione lombarda a partire dalle 23 ha già dato vita, d’altronde, a proteste vibranti da parte dei ristoratori: oltre cinquanta quelli scesi in campo a Milano per manifestare di fronte agli uffici regionali, chiedendo la revoca di restrizioni che finiranno per danneggiare ulteriormente le loro attività. Un’iniziativa che non resterà isolata, visto che sono già stati annunciti dei sit-in davanti al Comune e al Palazzo della Regione. I commercianti chiedono che vengano effettuati più controlli senza però interrompere la loro possibilità di lavorare.

I virologi avvisano le Regioni: "Il coprifuoco non serve". Proteste dei ristoratori in Lombardia

La scelta di introdurre il coprifuoco ha scatenato anche l’ironia di un altro virologo, Roberto Burioni, a sua volta contrario al provvedimento: “Di fronte a numeri drammatici, in Lombardia proposta di coprifuoco dalle 23 alle 5. Perché è provato scientificamente che il maggior veicolo di contagio sono i metronotte”.

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