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Hanno vinto i Benetton: perché l’accordo Stato-Atlantia è un pessimo affare

Pubblicato il 07/06/2021 09:45

Alla fine hanno vinto loro, i Benetton, gli imprenditori che per anni hanno (non) gestito le nostre autostrade, risparmiano sulla manutenzione e incassando nel frattempo ricchi introiti dai pedaggi pagati dagli italiani. I responsabili di una tragedia, il crollo del Ponte Morandi, ancora fresca nella nostra memoria, terribile. Quelli ai quali il Movimento Cinque Stelle aveva promesso guerra spietata, invocando la revoca delle concessioni. E che alla fine l’hanno invece spuntata, con i cittadini costretti a rassegnarsi all’ennesimo tradimento da parte degli esponenti pentastellati.

Hanno vinto i Benetton: perché l'accordo Stato-Atlantia è un pessimo affare

Cassa Depositi e Prestiti ha concordato l’acquisto da Atlantia dell’88% di Autostrade per l’Italia, per una valutazione complessiva di 9,3 miliardi. E non si può nemmeno dire che, a fronte del grosso sforzo economico e del portafogli ben gonfio dei Benetton, pronti a uscire di scena più felici che mai, il controllo delle nostre tratte tornerà finalmente in mano allo Stato, visto che della cordata guidata da Cdp fanno parte anche i fondi stranieri Blackrock e Maquire. Insomma, un fallimento su tutta la linea. Con i Cinque Stelle che simulano lo stesso esultanze vuote, provando a convincere qualcuno di aver alla fine trionfato. Niente di più falso.

Il Fatto Quotidiano ha pubblicato di recente un riepilogo dei guadagni fatti dai Benetton nella gestione delle nostre autostrade. Ingenti, ingentissimi. Un investimento iniziale di 2,5 miliardi recuperato in pochi anni, con gli incassi che hanno complessivamente superato quota 13.7 miliardi. Ora ne sono in arrivo altri 8,2 da Cassa Depositi e Prestiti, per un conteggio totale di 22 miliardi portati in cassa. Decisamente un buon affare, considerando che nel frattempo gli investimenti sono stati minimi e pazienza se di tanto in tanto gli italiani si trovavano a fare i conti con disagi, rallentamenti o addirittura tragedie. Ai concessionari quel che interessava erano soltanto i profitti, quelli altissimi.

I Cinque Stelle hanno abbandonato l’espressione “revoca delle concessioni”, pronunciata con ferocia dopo il crollo del Morandi, e raccontano ora di aver “costretto i Benetton a vendere”. A una cifra che sembra quasi un regalo, però, anche se questo i grillini si guardano bene dal dirlo. A guardar bene, c’è anche la beffa, per noi italiani: l’accordo Cdp-Atlantia è stato agevolato dall’accettazione di un piano finanziario che prevede aumenti tariffari sino alla scadenza delle concessioni. A pagare, ancora una volta, saremo noi cittadini e nessun altro.

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