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Pasqua con il Green pass nei ristoranti e treni. A quanto ammonta il danno per i ristoratori

Pubblicato il 18/03/2022 08:55

Ancora una volta saranno i ristoranti i più colpiti dalle misure del governo. Anche nel momento in cui parlando di un allentamento delle restrizioni riesco a rendere i ristoratori cornuti e mazziati. Nel finto “ritorno alla normalità” annunciato dal governo c’è ancora spazio per calpestare il settore senza dubbio più messo in crisi dalla scelte scriteriate, illogiche, antiscientifiche e liberticide del tandem Draghi-Speranza, con l’avallo di Salvini, Di Maio e compagnia cantante. Con il nuovo decreto di marzo i ristoratori speravano di tirare una boccata d’ossigeno, e invece niente. Il Green pass rafforzato, o Super green pass, sarà ancora necessario dall’1 al 30 aprile per accedere a ristoranti al chiuso (oltre che per palestre, discoteche e piscine). E a quanto ammonta questo ulteriore danno? (Continua a leggere dopo la foto)

La cifra è stratosferica: si parla di almeno 500 milioni di euro. Che fare dunque? La prima mossa è chiedere un risarcimento danni al governo stesso, fautore di questo scempio che pagheranno solo i ristoratori. Fanno le leggi sulla loro pelle e pretendono anche di passarsela liscia. Il nuovo decreto covid prevede che “dal 1° al 30 aprile 2022, sull’intero territorio nazionale, è consentito esclusivamente ai soggetti in possesso delle certificazioni verdi Covid-19 da vaccinazione o guarigione, cosiddetto green pass rafforzato, l’accesso ai seguenti servizi e attività”. (Continua a leggere dopo la foto)

L’elenco delle attività comprende: “Servizi di ristorazione svolti al banco o al tavolo, al chiuso, da qualsiasi esercizio, ad eccezione dei servizi di ristorazione all’interno di alberghi e di altre strutture ricettive riservati esclusivamente ai clienti ivi alloggiati; piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra e di contatto, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, per le attività che si svolgono al chiuso, nonché spazi adibiti a spogliatoi e docce, con esclusione dell’obbligo di certificazione per gli accompagnatori delle persone non autosufficienti in ragione dell’età o di disabilità; convegni e congressi”. (Continua a leggere dopo la foto)

A quanto apprende l’Adnkronos, dal primo aprile i turisti stranieri in Italia potranno entrare nei ristoranti anche con Green pass base, ovvero con un ‘passaporto vaccinale’ che potrebbe accettarne anche solo la negatività al Covid, dunque con esito di tampone alla mano. Per i cittadini italiani, nelle sale al chiuso, continuerà però ad essere chiesto il Green pass rafforzato fino al primo maggio. Parlano di un distinguo per incentivare il turismo, uno dei settori più colpiti dalla pandemia, ma non si rendono conto che è solo uno specchietto per le allodole e che ai fini dell’economia dei ristoratori poco cambia. 500 milioni di euro di danni. È questo il risarcimento che i ristoratori devono chiedere al governo.

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