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Obbligo di Green pass per i docenti: e nelle scuole si prepara il fronte dei contrari

Pubblicato il 04/08/2021 11:23

Il governo sta limando gli ultimi dettagli ma le nuove regole per gli italiani sono ormai definite. Da Palazzo Chigi, dove di è riunito con i tecnici e i ministri, filtra che il premier Draghi ha dato il via libera per il Green pass obbligatorio anche per i professori e per il personale scolastico di ogni ordine e grado. Come anticipa il Corriere, “nel decreto che domani sarà ultimato dal governo ci sarà dunque l’obbligo della certificazione verde, non solo per i trasporti, ma anche per la scuola (studenti esclusi)”. (Continua a leggere dopo la foto)

Green pass obbligatorio anche per salire su aerei, treni e navi a partire dall’1 settembre. La stessa data potrebbe essere stabilita per le scuole. Resta aperto, oltre al tema delle imprese, quello del trasporto pubblico locale. “Gradualmente ci si può arrivare, ma procediamo un passo alla volta”, temporeggia il ministro della Salute Roberto Speranza, che resta però convinto della necessità di estendere il Green pass il più possibile. (Continua a leggere dopo la foto)

Domani a Palazzo Chigi si riunirà la cabina di regia con i capi delegazione dei partiti e i vertici del Cts, Locatelli e Brusaferro. L’obiettivo è far partire il nuovo decreto insieme al precedente, in vigore dal 6 agosto. “Da venerdì 6 agosto bisogna presentare il Green pass per sedersi al tavolo di un ristorante al chiuso – fanno eccezione i clienti degli hotel – frequentare palestre, piscine, centri termali e altri luoghi dove c’è il rischio di assembramento, come cinema, teatri, sale da concerto, stadi o palazzetti sportivi. Green pass necessario anche per eventi, convegni e congressi”. (Continua a leggere dopo la foto)

A scuola resteranno inoltre validi i soliti protocolli, le distanze e le mascherine. La novità sarà proprio l’obbligo del Green pass per il personale scolastico, come già stabilito per medici e infermieri. “Nelle zone di rischio bianche o gialle la scuola sarà solo e sempre in presenza. Nelle zone arancioni e rosse invece saranno i sindaci a decidere, in caso di focolai, se e dove chiudere le scuole e far studiare gli studenti da casa”.

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