x

x

Vai al contenuto

Gli ospedali si svuotano, l’indice Rt non cala: “Così tante Regioni rischiano nuove restrizioni”

Pubblicato il 07/05/2021 12:54

Gli ospedali italiani sono sempre più vuoti, con la pressione del Covid che fortunatamente continua ad allentarsi, anche in virtù dell’arrivo del caldo. Ma tante Regioni rischiano lo stesso di ritrovarsi, presto, a fare i conti con un aumento delle restrizioni. Colpa dell’indice Rt, che continua a pesare in maniera rilevante nella divisione dell’Italia in colori adottata dal governo. Con i vari governatori già sul piede di guerra, uniti nel chiedere che vengano rivisti i criteri onde evitare pericolose ingiustizie.

Stando al presidente della Conferenza dell Regioni, Massimiliano Fedriga, l’indice Rt è infatti poco affidabile come parametro per stabilire il rischio su un determinato territorio. E quindi va superato il prima possibile. Intervistato da SkyTg24, ha spiegato che sarebbe meglio affidarsi a un altro indice, l’Rt ospedaliero, più affidabile: “Questo fa capire se aumentano o diminuiscono le richieste di ospedalizzazione ed è un indicatore che può dare segnale importante, senza dare visioni distorte”.

Una posizione condivisa anche dal presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, che intervenendo ai microfoni di Mattino 5 ha a sua volta spiegato: “Più che revisione delle misure e del coprifuoco, spero che il governo faccia una revisione di come oggi vengono considerati i dati. L’Rt dei contagi dovrebbe essere superato da un Rt ospedaliero”. Monitorare, dunque, le strutture ospedaliere per evitare di far precipitare in arancione o rosso Regioni in cui il numero di positivi e di ricoveri è in calo.

Una richiesta che va di pari passo con quella di una revisione del coprifuoco, al momento ancora fermo alle 22 nonostante le tante proteste di commercianti e ristoratori che chiedono un prolungamento o, se possibile, l’abolizione. Su questo fronte, però, i governatori Pd restano fedeli alla linea del partito, con lo stesso Bonaccini che ha invocato “prudenza” prima di prendere decisioni. E pazienza se, nel frattempo, tanti lavoratori sono ancora in ginocchio, in attesa di una boccata d’ossigeno.

Ti potrebbe interessare anche: In Italia si devono aspettare 14 anni per una sentenza di violenza sessuale: Bonafede ci sei?