L’ennesimo schiaffo alla memoria dei caduti di Nassiriya – a venti anni esatti dalla strage in cui perirono 5 militari e 12 carabinieri di stanza in Iraq, oltre a 2 civili italiani – viene da Oriolo Romano, piccolo Comune della Tuscia, nel viterbese, di neppure quattromila abitanti. Comune amministrato, manco a dirlo, dal Partito democratico. Accade, così, che la giunta guidata dal sindaco Emanuele Rallo rifiuti l’intitolazione di un giardino ai “Caduti italiani di Nassiriya”, per ragioni palesemente ideologiche, pur se ammantate dalla scusa che i giardini ospitino i giochi dei bambini. Non si capisce il nesso e, ove mai, perché i più piccoli non dovrebbero conoscere i fatti del 12 novembre 2003? non erano nostri connazionali i 19 martiri periti nella più grande strage di militari italiani dal secondo Dopoguerra? La mozione dell’opposizione del Comune di Oriolo Romano chiedeva di intitolare ai Caduti di Nassiriya i giardinetti comunali che sorgono proprio di fronte alla caserma dei carabinieri locali, un modo per rendere omaggio all’Arma, che ha avuto le più gravi perdite umane nell’attentato suicida di vent’anni fa. (Continua a leggere dopo la foto)
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La sinistra antitaliana
In quell’attentato kamikaze, organizzato con un camion imbottito di tritolo lanciato a folle velocità contro la base “Maestrale”, morirono 28 persone, tra cui anche 9 iracheni. Ma, in tutta evidenza, la nostra sinistra si dimostra ancora antitaliana, specializzata in “benaltrismo” e appiattita su pregiudizi ideologici piuttosto anacronistici. Va da sé che la vicenda ha sollevato un vespaio di polemiche e reazioni, sorprese forse più che indignate. “Non ci sono parole per esprimere l’amarezza per questo atto incomprensibile e inaccettabile – così Augusta Montaruli, vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera – di fronte al quale il Comune ha una sola opzione: chiedere scusa, fare un passo indietro e intitolare una via alle vittime di quella pagina drammatica”. E poi, come leggiamo su Libero: “Ogni altra considerazione, affermazione e giustificazione è totalmente irrilevante”. Frattanto, i familiari delle vittime hanno lanciato un appello al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e al ministro della Difesa, Guido Crosetto, perché venga, finalmente, concessa la medaglia d’oro al valore militare ai martiri di Nassiriya. (Continua a leggere dopo la foto)
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Il (comprensibile) sdegno
In una nota il deputato di Fratelli d’Italia, nonché coordinatore regionale del partito nel Lazio, Paolo Trancassini si mostra parimenti indignato: “Ricordo al sindaco Emanuele Rallo che queste persone indossavano una divisa e portavano una bandiera: la divisa era quella dell’Arma dei Carabinieri e la bandiera era quella dell’Italia – scrive Trancassini – Si tratta dunque di onorare la memoria di caduti nell’assolvimento del loro dovere: mettere in discussione questo è davvero vergognoso“.
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