x

x

Vai al contenuto

“Non possiamo più escludere nulla”. Dalla Germania l’ipotesi choc:”Sabotaggio di stato”

Pubblicato il 10/10/2022 09:09 - Aggiornato il 10/10/2022 10:48

La Germania è sotto choc. La paura adesso si fa sempre più grande. Due cavi della rete ferroviaria tedesca, a cinquecento chilometri di distanza l’uno dall’altro, sono stati recisi all’alba di venerdì. I responsabili sarebbero persone talmente esperte da sapere che sarebbero bastati per paralizzare l’intera rete ferroviaria del Nord della Germania. E per tre lunghissime ore, migliaia di treni di un’area molto ampia del Paese sono rimasti inchiodati sui binari, impossibilitati a comunicare tra di loro o con le stazioni. La polizia, il governo e gli apparati di sicurezza hanno immediatamente fatto sapere che si è trattato chiaramente di “un atto di sabotaggio”. Si tratta già del secondo attacco a un’infrastruttura strategica in poche settimane, dopo le bombe al gasdotto russo-tedesco Nord Stream. (Continua a leggere dopo la foto)

Come riporta Repubblica, “ora che l’indagine è anche in mano allo ‘Staatschutz’, al dipartimento della Polizia federale che indaga su delitti politici, un’ombra inquietante si sta allungando sull’attacco ai cavi della Deutsche Bahn: quello della Russia. Al momento non ci sono conferme ufficiali di un possibile coinvolgimento di Mosca nel grave attacco alla rete, e la polizia ha detto ufficialmente che “non ci sono segnali di un coinvolgimento di uno Stato straniero o di un atto di terrorismo”. Ma Bild, citando un documento interno della Procura federale della Germania, sostiene invece che “un sabotaggio di Stato non è escluso”.

Il presidente della Commissione Europa della Germania, il verde Anton Hofreiter, punta il dito contro Mosca: “Non possiamo escludere che la Russia si nasconda anche dietro all’attacco alla Deutsche Bahn”. Al gruppo editoriale Funke, Hofreiter ha ricordato quanto già rilevato nelle prime ore dell’attacco dalla polizia e dagli apparati di sicurezza: “ci vogliono enormi conoscenze del sistema di comunicazione della rete ferroviaria” per compiere un attacco come quello di venerdì. Per tagliare il cavo a Dortmund, i sabotatori hanno ad esempio sollevato una botola di cemento nascosta sotto a un ponte. Il secondo cavo è stato danneggiato a Berlino.

Olaf

E tra i politici della Germania si moltiplicano le voci che chiedono un profondo ripensamento della sicurezza delle infrastrutture strategiche. Dall’altro lato, invece, c’è chi sostiene la tesi opposta. Ossia che, esattamente come per il Nord Stream, anche dietro questo sabotaggio ci sia invece la mano degli Stati Uniti. Accusati anche, nelle ultime ore, di essere stati i fautori dell’attacco al ponte che collega la Crimea.

Ti potrebbe interessare anche: “Trovate tracce di mRna”. Lo studio choc che ora allarma milioni di mamme nel mondo