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Finisce di cenare e cade a terra. Enrico muore a 31 anni per un “malore improvviso”

Pubblicato il 17/10/2022 14:30

Aveva da poco finito di cenare quando, improvvisamente, è stato colpito da un malore. È morto così, a soli 31 anni, Enrico Panzera, giovane biologo che lavorava presso il Museo di storia naturale del Salento di Calimera, nella Grecia salentina. Non è ancora chiaro quale sia stata la causa della morte, anche se le prime indiscrezioni parlano di una probabile emorragia cerebrale che avrebbe provocato il decesso nel giro di pochi minuti. Tantissimi i messaggi subito apparsi sui social per ricordare il giovane, famoso soprattutto per la dedizione al centro di recupero tartarughe marine. (Continua a leggere dopo la foto)

“Il Museo oggi rimarrà chiuso – ha scritto attraverso i propri profili social quel centro che Panzera aveva così a cuore – Enrico, componente della grande famiglia che vive il Museo quotidianamente, ci ha lasciati. Scusateci, ma ancora increduli di quanto accaduto durante la notte, non ce la sentiamo di aprire. Ci stringiamo attorno alla sua famiglia, alla sua compagna e a tutte le persone che gli vogliono bene”. (Continua a leggere dopo la foto)

Come riportato da Repubblica,”il giovane è figlio di Sandro Panzera, direttore amministrativo ed ornitologo naturalista dello stesso centro salentino di ricerca e studio e responsabile dell’osservatorio faunistico provinciale. C’è chi ricorda Enrico, sin da giovanissimo, immerso tra gli appunti su tavoli troppo piccoli per contenere tutti i fogli con i quali registrava dati e spunti per i suoi libri sugli uccelli migratori. Oppure accovacciato sulla sabbia, in una delle tante spiagge del Salento, intento a studiare abitudini e movimenti delle tartarughe”. (Continua a leggere dopo la foto)

Per i colleghi una perdita immensa, un dolore fortissimo: “Il nostro Enrico non c’è più. Se n’è andato nella notte lasciando un vuoto e un dolore indescrivibile. Ci stringiamo nell’immenso dolore che ha colpito la sua famiglia e la sua amata Elisabetta. Oggi se ne va un caposaldo del nostro Centro di recupero. Niente sarà più come prima, perdiamo un Amico e un collega insostituibile. Vogliamo ricordarti nella tua ultima missione in Libano sempre in difesa delle tue amate tartarughe”. I funerali saranno celebrati nella chiesa di Sant’Antonio, a San Cesario di Lecce.

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