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Filmato e umiliato per aver corso in strada in pandemia. 3 anni dopo, ecco la rivincita del runner sul vicesindaco

Pubblicato il 14/02/2023 08:37

Inseguito per strada, come fosse un pericoloso criminale da bloccare in fretta e furia. E poi condannato alla pubblica gogna mediatica, con il suo volto fatto circolare di colpo sui social, accompagnato da inspiegabili insulti e accuse. Una storia ai limiti della fantascienza, quella raccontata dal Corriere della Sera e andata in scena a Ferrara durante la pandemia. Che potrebbe presto avere, però, un lieto fine, con tanto di risarcimento nei confronti di chi è stato vittima della follia altrui. Riepilogando: nell’aprile 2020, quando il Covid aveva già fatto capolino in Italia e il premier Giuseppe Conte aveva trasformato il Paese in un’unica zona rossa, un uomo era stato visto correre nel centro di Ferrara. Apriti cielo. Neanche fosse alle prese con un rapinatore in fuga, il vicesindaco Nicola Lodi l’aveva inseguito e filmato, eleggendolo a esempio negativo da dare in pasto al popolo social. (Continua a leggere dopo la foto)
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ferrara corridore filmato vicesindaco

Il vicesindaco aveva braccato l’uomo e aveva pubblicato tutta la sequenza sulla propria pagina Facebook, scatenando contro il povero corridore una vera e propria valanga d’odio. Erano i giorni nei quali a farla da padrona era la paura, quando si pensava che uscire di casa fosse pericoloso per sé stessi e per gli altri. Con le autorità che, invece di tranquillizzare i cittadini, finivano spesso per accenderne gli animi, come in questo caso. (Continua a leggere dopo la foto)

A distanza di tre anni da quell’episodio, l’uomo ha chiesto attraverso il proprio legale Pamela Palazzi un risarcimento di 50.000 euro al vicesindaco Lodi, che nell’inseguirlo aveva anche fatto uso di un megafono per intimargli di fermarsi. In realtà, tra l’altro, il povero corridore non stava nemmeno violando i decreti ministeriali, visto che a causa di problemi di salute gli era stata rilasciata un’autorizzazione a svolgere attività fisica. (Continua a leggere dopo la foto)

Il legale Palazzi ha comunque precisato di non voler andare allo scontro frontale con il vicesindaco: “Quello nei confronti del mio assistito è stato un danno importante, non stava bene all’epoca dei fatti. Purtroppo però tutto ciò è già accaduto. Oggi posso solo dire che da parte nostra non c’è volontà di accanimento verso chi ha sbagliato. Vedremo se si assumerà le sue responsabilità con un’eventuale lettera di scuse e alcune proposte per chiudere la vicenda”.

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