Non soltanto le auto elettriche, anche le biciclette alimentate da batterie agli ioni di litio possono surriscaldarsi ed esplodere, apparentemente senza alcun motivo. È già successo, in Italia e negli Stati Uniti: nella sola New York si sono registrato finora cento incendi di questo tipo quest’anno, con un bilancio terrificante di 13 vittime. Per un caso fortuito, si è solo sfiorata la tragedia in Australia, a Darlinguhurst, sobborgo di Sydney: un ferito e settanta evacuati è il bilancio della esplosione di una e-bike che ha causato un incendio in una struttura alberghiera per giovani. Le immagini, impressionanti, del video ripreso dalle telecamere di sorveglianza, che vi mostriamo, riportano il momento dell’esplosione della batteria durante la ricarica all’interno di una delle stanze dell’ostello. Una struttura molto ampia, talché sono dovute accorrere sei autobotti del Fire and Rescue New South Wales per domare le fiamme. (Continua a leggere dopo il VIDEO)
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La mobilità del futuro?
Un giovane di 20 anni ha riportato lievi ferite alle gambe a causa dell’esplosione: lo si vede nel video scappare dalla stanza giusto un attimo prima dell’irreparabile, mentre il secondo ragazzo è rimasto illeso. Le fiamme hanno attraversato la porta mentre i due uomini correvano via. Il tutto è avvenuto in pochi istanti: improvvisamente il cavo avrebbe causato un cortocircuito portando all’esplosione e poi all’incendio dell’area. Secondo i servizi di emergenza, la causa dell’incendio scoppiato nell’edificio sarebbe la batteria al litio-ferro-fosfato, difettosa. Ora, i settanta ragazzi sono stati collocati altrove. Le biciclette e gli scooter elettrici sono diventati sempre più popolari durante la pandemia. È questo il futuro della mobilità, il mondo green che viene promosso con un incessante martellamento mediatico? Persino il papa tesse le lodi di un ecologismo sempre più ideologizzato, ma a che prezzo? Lo stesso sovrintendente dei Vigili del fuoco di Sydney, Grant Rice, ha precisato che le biciclette elettriche debbano essere caricate, come riferisce il portale australiano 7NEWS “solo in garage, capannoni o posti auto coperti, lontano da spazi abitativi e uscite”. Dunque, oramai si è ben coscienti del pericolo intrinseco. (Continua a leggere dopo la foto)
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I precedenti
Per rispetto delle vittime non torniamo sulla tragedia di Mestre, ma purtroppo di veicoli elettrici, biciclette comprese, che hanno presentato fenomeni di autocombustione, anche mortali, o che addirittura non rispondono più ai comandi del guidatore e non consentono di frenare, come traccontato proprio oggi, abbiamo già una casistica importante.
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