La proposta di anticipare le elezioni comunali spacca in due i partiti. Stando a quanto riferito dal Corriere della Sera l’intento sarebbe quello di “evitare di ritrovarsi ad ottobre con un numero elevato di contagi da variante Delta che costringerebbe a un rinvio della tornata elettorale”. A oggi, il decreto prevede che le elezioni si svolgano “in una data compresa tra il 15 settembre e il 15 ottobre”. Nello specifico, le scorse settimane, si erano individuate le date del 10 e 11 ottobre, per il primo turno, e quelle del 24 e 25 ottobre, per i ballottaggi.
Sono diverse le parti che prendono in considerazione l’idea di posticipare, incluso il Viminale. La decisione Interessa diversi capoluoghi di regione come Roma, Napoli, Torino, Bologna e Milano, ma anche oltre 1200 comuni in tutto lo Stivale. In generale, secondo quanto riportato dal Corriere, sembrerebbe che la proposta di anticipare piaccia molto al centrosinistra. L’ultima parola sarà quella del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese che dovrà tirare le somme dopo essersi confrontata con i membri del Cts.
Beppe Sala, sindaco di Milano, in corsa per il secondo mandato a Palazzo Marino, è tra la parte politica che vorrebbe si anticipasse il richiamo alle urne: “Può avere senso e credo che si possa valutare. Poi ovviamente decideranno loro”. Poi sottolinea: “Io lo dico da tanto tempo che sarebbe stato meglio votare in giugno o luglio piuttosto che così avanti”. E spiega: “C’è della preoccupazione, me l’ha manifestata anche l’altro giorno Letizia Moratti rispetto ad una ripartenza dei contagi legati alla variante Delta”.
Insomma buona parte del mondo politico mette le braccia avanti e ritiene sia meglio affrettarsi: che abbiano già in mente di rinchiuderci e di iniziare a farci respirare aria di lockdown? Un aspetto, come un ritornello di una canzone, è comunque evidente: chi la dice bianca, chi nera… Non sono capaci di fissare nemmeno una data per le elezioni e pretenderebbero persino di salvarci dal Covid.