I vaccini sono realmente sicuri ed efficaci? Una domanda più che legittima, oggi che la stessa Pfizer ha ammesso come i propri farmaci non fossero stati nemmeno testati per prevenire il contagio. Con il problema degli effetti collaterali che, finalmente, inizia a essere discusso pubblicamente, dopo che per mesi e mesi chiunque accennasse ai rischi dell’inoculazione era stato bollato come “pericoloso no vax” da emarginare. A interrogarsi sulla reale natura della sostanze che sono state somministrare con la forza alla popolazione mondiale sono stati, di recente, anche due ricercatori australiani di nome Conny Turni e Astrid Lefringhausen, autori di una ricerca dal titolo “COVID-19 vaccines. An Australian Review” pubblicata il 10 settembre 2022 sul Journal of Clinical & Experimental Immunology e sottoposta successivamente a revisione. I risultati dello studio sollevano più di qualche perplessità sui vaccini e sulla loro affidabilità. (Continua a leggere dopo la foto)
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Alcuni passaggi della ricerca realizzata dai due ricercatori sono infatti piuttosto emblematici. In particolar modo, Turni e Lefringhausen scrivono come, secondo le loro analisi, la vaccinazione di massa sia stata seguita da un aumento sia dei casi di positività al Covid sia della mortalità in eccesso legata al virus: “A worldwide Bayesian causal Impact analysis suggests that COVID-19 gene therapy (mRNA vaccine) causes more COVID-19 cases per million and more non-Covid deaths per million than are associated with COVID-19”. (Continua a leggere dopo la foto)
Un passaggio, quest’ultimo, che ha spinto i due ricercatori verso una conclusione molto netta: ” An abundance of studies has shown that the mRNA vaccines are neither safe nor effective, but outright dangerous”. I vaccini lanciati dai colossi di Big Pharma e pagati dai governi a peso d’oro non sarebbero, dunque, né sicuri né efficaci, ma bensì pericolosi. (Continua a leggere dopo la foto)
Turni e Lefringhausen hanno aggiunto di non aver mai riscontrato, nella storia dei vaccini, un numero così alto di pazienti colpiti da effetti collaterali dopo la somministrazione. In conclusione, i ricercatori hanno sottolineato come, nonostante il loro studio non sia il primo a giungere a risultati così allarmanti, al momento il tema della sicurezza e dell’efficacia dei farmaci anti-Covid sembra ancora un tabù, del quale è vietato parlare e al quale viene dato poco risalto sui media mainstream.
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