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“Il 71% degli effetti avversi legato a precise fiale di vaccino”: l’allarme dei ricercatori danesi

Pubblicato il 21/04/2023 13:24

Mentre in Italia si fatica ancora a parlare pubblicamente di effetti avversi dei vaccini, con una parte della stampa e della politica sempre pronta a invocare la censura, in Danimarca a tener banco è addirittura un caso di fiale “fallate”. La notizia, a dir poco allarmante, è stata riportata da Maddalena Loy sulle pagine della Verità: a spaventare è l’esistenza di lotti “difettosi” di Pfizer, causata probabilmente da un’assenza di controlli durante la somministrazione di massa alla popolazione. A rivelare l’esistenza delle pericolose dosi è stato un trio di ricercatori danesi guidato da Peter Riis Hansen, professore presso il Dipartimento di Cardiologia dell’Ospedale Gentofte dell’Università di Copenaghen. L’esperto, insieme ai colleghi Max Schmeling e Vibeke Manniche, ha pubblicato una lettera sulla rivista European Journal of Clinical Investigation per richiamare l’attenzione. (Continua a leggere dopo la foto)
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effetti avversi

Stando all’articolo pubblicato dai tre scienziati, su quasi 8 milioni di dosi di vaccino anti-Covid somministrate in Germania da dicembre 2020 a gennaio 2022, su un totale di 52 lotti si sarebbero verificati circa 69.000 sospetti effetti avversi. Di questi, oltre 14.000 classificati come “gravi”. I ricercatori hanno suddiviso i 52 lotti in 3 gruppi: tasso di segnalazione non grave, grave e decessi. (Continua a leggere dopo la foto)

In conclusioni, i tre hanno sottolineato come “la possibilità di variazioni in base ai lotti sembra degna di indagine”, ricordando anche come in Giappone, nel 2021, in tre lotti di Moderna contenenti 1,6 milioni di dosi sono state ritrovate “39 fiale contaminate da particelle di acciaio”. Il cardiologo americano Peter McCullough ha citato lo studio danese, sottolineando come dai risultati emergerebbe “che il 71% degli eventi avversi proveniva dal 4,2% delle dosi”. (Continua a leggere dopo la foto)

I dati sembrerebbero dunque sottolineare come più del paziente a contare sarebbe stata la dose ricevuta, con alcune decisamente più pericolose di altre. La conferma “che il fallimento del vaccino sia un problema del prodotto, con la mancanza di controlli che ha creato un vero e proprio disastro per la sicurezza”. I ricercatori hanno concluso sottolineando come siano necessari nuovi approfondimenti per confermare o confutare la loro tesi.

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