Un tema che continua a tenere acceso il dibattito, quello relativo alla distribuzione dei migranti. Con l’Italia rimasta, come sempre, isolata nella gestione dell’emergenza, abbandonata al suo destino da Germania e Francia che hanno voltato ufficialmente le spalle. E con l’Ue finita nel mirino del governo e di una buona parte dell’opinione pubblica, sinistra ovviamente esclusa. L’ultimo a puntare il dito contro Bruxelles è stato il conduttore della Zanzara Giuseppe Cruciani, che nel corso dell’ultima puntata del popolare programma radiofonico non ha usato troppi giri di parole per parlare dell’Italia, augurandosi che un giorno il nostro Paese possa arrivare ad assomigliare a Svizzera o Australia. (Continua a leggere dopo la foto)
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“Ho due sogni meravigliosi, due fantasie che magari si realizzeranno – ha detto Cruciani – Sogno che questo paese prima o poi cominci ad assomigliare all’Australia. In un’intervista di qualche tempo fa, l’ex premier australiana ha detto a Meloni ‘contro l’immigrazione clandestina bisogna schierare la marina per i respingimenti’. Schierare la marina per i respingimenti”. (Continua a leggere dopo la foto)

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“È inutile dare soldi a paesi corrotti del Nord Africa – ha aggiunto Cruciani – risolvi il problema solo temporaneamente e poi l’Unione Europea non serve a una beneamata minchia, è totalmente inefficace. Io sogno un paese come l’Australia, dove i signori immigrati clandestini vengono presi con le navi, non fatti sbarcare, messi in un’isola e poi gestiti”. (Continua a leggere dopo la foto)

Il conduttore di Radio24 ha poi proseguito con il suo secondo sogno, la Svizzera, riferendosi al caso di Davide Macciocco, un quarantenne tetraplegico di Termoli che ha scelto di praticare l’eutanasia nel Paese elvetico: “Il mio secondo sogno è la Svizzera, vi dico perché. Si è recato in Svizzera un signore di 40 anni, tale Davide Macciocco di Termoli, per praticare l’eutanasia. Era diventato tetraplegico dopo un tuffo ed è andato in Svizzera accompagnato da un’associazione straordinaria che si chiama Dignitas. Soffre troppo, sente dolori lancinanti questo signore e vuole porre fine alla propria vita, al proprio corpo”.