Qual è la più grande preoccupazione dei moralisti di sinistra al momento? Dire voi: ovvio, lo scandalo Qatar che li ha travolti. Risposta: no. Allora direte voi: lo scandalo Soumahoro? Risposta: no, nemmeno quello. Altro tentativo: il crollo vertiginoso nei sondaggi? No, nemmeno quello. La preoccupazione più grande, a sinistra, è Cristina D’Avena. Già, il mito d’infanzia di milioni di italiani. E cosa avrà combinato mai per ricevere l’assalto dei puristi? Quelli travolti dallo scandalo delle mazzette del Qatar, degli intrallazzi con le Ong per fare milioni sulle spalle dei poveracci, quelli che lanciano un personaggio come Soumahoro salvo poi scoprire un altro scandalo da far accapponare la pelle se la sono presa con l’interprete di molte sigle di cartoni animati che hanno spopolato negli anni ’80 e ’90 per la sua annunciata partecipazione alla festa dei dieci anni di Fratelli d’Italia. (Continua a leggere dopo la foto)

Partecipazione che, assieme alle dichiarazioni di stima nei confronti di Giorgia Meloni, hanno fatto infuriare i tantissimi fan gay della cantante che non le perdonano di andare a esibirsi “di fronte ai fasci”, per usare le parole dei numerosissimi indignati che hanno tempestato la rete di critiche alla D’Avena. Come scrive vigilanzatv.it, Cristina D’Avena ha subito cercato di difendersi asserendo di non portare “ideologie ma musica”, e tuttavia il linciaggio non si è placato. Anzi. “Il fatto peculiare, però, è che solo il 31 agosto 2022 D’Avena si era esibita felicemente e senza alcuna polemica alla festa provinciale del Partito Democratico di Reggio Emilia “per due ore di musica dal vivo all’insegna del divertimento e del buon umore”. (Continua a leggere dopo la foto)

Specificano gli autori dell’articolo: “Una festa di partito a tutti gli effetti visto che, la sera stessa del concerto di D’Avena all’Iren Green Park, era previsto un dibattito con la deputata ed ex ministro dem Paola De Micheli – oggi candidata alla segreteria del Pd – e altri esponenti politici nazionali e locali, tutti “piddini”. Eppure a nessuno, all’epoca, era venuto in mente di scatenare putiferi mediatici per la presenza della cantante all’evento organizzato dal Partito Democratico. E nella serata del 15 dicembre arriva la risposta della cantante, da applausi: “Ho letto nel pomeriggio di ieri, sul web, commenti e considerazioni feroci sulla mia partecipazione alla festa di questa sera, in Piazza del Popolo a Roma. Non credo serva spiegare come mi sia sentita; preferisco ricordare a chi mi ha giudicato, forse con un po’ troppa fretta, chi sono. Da quarant’anni canto in tutti i posti dove sono ben voluta e accolta”. (Continua a leggere dopo il video)
Cristina D’Avena replica alle critiche e agli attacchi ricevuti sui social dai soliti sinistri della doppia morale: “Nelle piazze dei paesi, nei palazzetti delle città, nei teatri, in televisione, nelle feste LGBTQ+ e anche alle Feste dell’Unità. Nei Pride e al Vaticano – aggiunge -. E sempre e ovunque con tutto l’impegno e la gratitudine possibili. Perché le mie canzoni non desiderano altro che portare allegria e spensieratezza a chi è cresciuto con loro e a chi le canta assieme a me. Tutti, nessuno escluso. E questo non è qualunquismo, ma libertà. Stasera, come tutte le altre, non porto ideologie, ma musica”, sipario.
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