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Crisanti: “Perché le aziende farmaceutiche nascondono i dati sul vaccino?”

Pubblicato il 24/11/2020 10:02

Alla fine anche dal mondo della medicina qualcuno ha deciso di alzare la voce, puntando il dito contro quelle case farmaceutiche che, mentre continuano a incassare miliardi e veder schizzare il valore delle azioni in Borsa, tengono ben nascosti i dati sulla sperimentazioni del vaccino, così come gli accordi (ricchissimi) stretti con i vari governi per la distribuzione delle cure anti-Covid. Andrea Crisanti, il docente di Microbiologia dell’università di Padova spesso chiamato da radio e tv a partecipare al dibattito sulla pandemia in qualità di esperto, si è lanciato in un duro attacco contro Pfizer e Moderna, colossi del farmaco che continuano a peccare di mancata trasparenza.

Crisanti: "Perché le aziende farmaceutiche nascondono i dati sul vaccino?"

Crisanti, che da quando ha iniziato ad assumere posizioni “scomode” molti cercano di screditare, si è lasciato anadare a un pesante sfogo attraverso una lettera inviata al Corriere della Sera. “In una recente intervista a Focus life in risposta alla domanda se mi sarei vaccinato a gennaio ho affermato che non lo avrei fatto fino a che i dati di efficacia e sicurezza non fossero stati messi a disposizione sia della comunità scientifica sia delle autorità che ne regolano la distribuzione. Ho formulato un concetto di buon senso che non esprimeva alcun giudizio negativo sulla bontà del vaccino”. Piuttosto, a far pensare sono le “modalità con cui le aziende produttrici hanno comunicato i risultati raggiunti senza accompagnarli a una adeguata informazione almeno per quanto riguarda la Fase 3”.

Crisanti: "Perché le aziende farmaceutiche nascondono i dati sul vaccino?"

Invece di fornire informazioni preziose all’intera comunità scientifica, i colossi di Big Pharma “hanno fatto proclami non sostanziati da evidenze”, scrive il virologo. Che attacca: “Se le aziende in questione sono in possesso di informazioni che giustificano annunci che possono apparire rivolti in particolare ai mercati finanziari, queste devono essere rese pubbliche anche in considerazione del fatto che la ricerca è stata largamente finanziata con quattrini dei contribuenti”.

Crisanti: "Perché le aziende farmaceutiche nascondono i dati sul vaccino?"

Infine, un pensiero Crisanti lo riserva ai nuovi “custodi della ortodossia scientifica”, quelli che “non ammettono esitazioni o tentennamenti, reclamano un atto di fede a coloro che non hanno accesso a informazioni privilegiate. ‘Il vaccino funzionerà’, tuonano indignati. Io sono il primo ad augurarmelo, mi permetto tuttavia di obiettare che il vaccino non è un oggetto sacro. Lasciamo la fede alla religione e il dubbio ed il confronto alla scienza che ne sono lo stimolo e la garanzia”.

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