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Reinfezioni tra i vaccinati, è emergenza. La crescita di un fenomeno che solleva inquietanti dubbi

Pubblicato il 21/03/2022 14:28

È possibile prendere più volte il Covid? Sì, stando ai dati pubblicati nell’ultimo bollettino di sorveglianza dell’Iss, l’Istituto superiore della sanità. Ma d’altronde, si dirà, già lo sapevamo. Quello che forse molti ignorano, invece, è che anche molte persone vaccinate si stanno reinfettando per la seconda volta con il virus, a conferma di quanto gli attuali farmaci non siano così efficaci nel prevenire l’infezione come promesso, a loro tempo, dalle case farmaceutiche. La conferma è arrivata dalla diffusione della variante Omicron, che ha portato a un aumento delle cosiddette “reinfezioni”.

Per “reinfezioni” si considerano tutti i casi di persone tornate positive entro 90 giorni dalla prima diagnosi. Con le precedenti forme del virus, i casi erano circa dell’1% del totale, una percentuale molto bassa. Ora, con l’avvento di Omicron, i dati Iss parlano di 264.634 episodi, pari al 3% del totale. Nell’ultima settimana, la percentuale è stata del 3,2% stabile. Un numero che potrebbe ancora crescere, considerando come l’ultima variante in ordine cronologico a diffondersi nel nostro Paese, la cosiddetta Omicron 2, sembra ancora più contagiosa della precedente.

Mario Clerici, immunologo dell’Università Statale di Milano, ha spiegato alle pagine del Corriere della Sera: “Ciascuna variante cerca di eludere gli anticorpi e molte persone ora si stanno contagiando con Omicron pur essendo vaccinate, perché tutti i vaccini in uso si basano sul virus Wuhan che circolava due anni fa in Cina”. Gli anticorpi prodotti da una variante possono non riconoscere ceppi diversi. Da qui, l’aumento dei casi.

Particolare attenzione, secondo Clerici, va poi fatta per le persone “fragili”, che soffrono già di malattie gravi e il cui organismo potrebbe reagire in maniera diversa al vaccino: “Ovviamente un paziente immunodepresso potrebbe non rispondere bene ed essere suscettibile, ma ogni caso è a sé”. Resta, ancora una volta, il dubbio sulle scelte del governo: perché, di fronte a queste e altre evidenze, insistere sull’obbligo vaccinale, privando gli italiani della libertà di scelta? Una domanda che col passare dei mesi si fa sempre più ricorrente, accompagnata da una rabbia crescente.

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