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Quarta dose, rivoluzione in arrivo: ecco a chi toccherà nei prossimi mesi

Pubblicato il 21/03/2022 11:16

Dobbiamo davvero iniziare a rassegnarci all’idea di una nuova dose di vaccino anti-Covid? Un tema che continua a far discutere, in questi giorni che hanno fatto registrare uno strano balletto nelle opinioni degli esperti. Da un lato, tutti sono d’accordo nel sostenere come, al momento, una nuova inoculazione non sarebbe auspicabile, e infatti non è in programma. Dall’altro, il focus si è già spostato in avanti, fino al prossimo autunno: lì, secondo molti virologi, sarà necessario intervenire di nuovo, “costringendo” nuovamente la popolazione italiana a ricevere la somministrazione dei farmaci. Un tema sul quale è tornato in queste ore anche Roberto Speranza.

Il ministro della Salute ha infatti a sua volta ribadito come “in questo momento non ci sono evidenze scientifiche che portano a ritenere necessaria una quarta dose per tutta la popolazione, nessun Paese a livello europeo e mondiale lo sta immaginando”. Niente dosi, quindi? Attenzione, per qualcuno sarà comunque necessario mettersi nuovamente in fila, virtualmente, presso gli hub: “Siamo partiti con la quarta dose per gli immunocompromessi, in queste ore stiamo valutanto un’ipotesi di estensione”.

Come spiegato da Speranza, infatti, presto anche le fasce di popolazione in età più avanzata potrebbero ritrovarsi, volenti o nolenti, a dover fare i conti con una nuova chiamata alla siringa. Segno che il booster somministrato negli scorsi mesi potrebbe aver già perso di efficacia, lasciando “scoperti” i più anziani. Se poi dovessero emergere nuove evidenze scientifiche, secondo Speranza “noi saremo comunque pronti, non avremmo problemi a fare una quarta dose a tutti”.

Il terreno per una nuova imposizione, insomma, è già pronto e seminato. Il tutto nonostante gli studi continuino a sottolineare risultati tutt’altro che soddisfacenti: una ricerca israeliana dello Sheba Medical Center, pubblicataw dal New England Journal of Medicine, ha evidenziato come la quarta dose sembra sì aumentare gli anti corpi, ma ha una bassa efficacia contro Omicron. “Un mese dopo la somministrazione – è la conclusione degli scienziati – la quarta dose di Pfizer e Moderna induce una risposta anticorpale ma offre una protezione moderata contro l’infezione sintomatica tra i vaccinati giovani e sani rispetto a quelli solo con una terza dose”.

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