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“Così l’Ordine intimidiva i medici”: la denuncia di Gismondo, clima di terrore durante la pandemia

Pubblicato il 19/09/2022 09:07

Fin dall’inizio della pandemia, Maria Rita Gismondo si è imposta all’attenzione degli italiani per il coraggio con cui affrontava tematiche come i vaccini e la gestione dell’emergenza, spesso in contraddizione con i virologi che nel frattempo affollavano i programmi tv. Intervistata dalla Verità, la professoressa è tornata a far sentire la sua voce, puntando il dito contro l’Ordine dei medici e i metodi intimidatori con cui avrebbe spinto i dottori a non farsi troppe domande sui farmaci anti-Covid, spingendo i pazienti all’inoculazione nonostante le perplessità su efficacia ed effetti collaterali.

“La campagna condotta questa estate è già un flop – ha spiegato Gismondo a proposito della quarta dose – Le persone sono stanche di vaccinarsi in continuazione. Io ero tra quelli che sostenevano che fosse inutile vaccinarsi ad agosto con il vecchio preparato, visto che poi sarebbero stati distribuiti dei vaccini aggiornati. Il loro arrivo, tra l’altro, era stato annunciato nei mesi scorsi e questo era demotivante rispetto all’idea di una quarta dose con il veccho farmaco”.

Un clima di confusione in cui continuano ad arrivare nuovi farmaci ma ai cittadini non viene detto quale sia la soluzione migliore: “Non è la prima volta che la comunicazione fa acqua. Tutta la strategia del governo è stata improntata su un dogma indiscutibile: andatevi a vaccinare, senza che ci spiegassero come e perché. Vaccinatevi, punto. La gente non ha avuto nemmeno il diritto di sapere quale fosse il rapporto costi-benefici dell’iniezione. Il vaccino ai bambini? Prima hanno detto che serviva a proteggere i nonni. Poi finalmente hanno capito che il vaccino non protegge dall’infezione ma dalla malattia grave, che però tra i bambini è rarissima. E allora perché vaccinarli?”.

Gismondo ha poi parlato di come soltanto adesso si inizi finalmente a parlare degli effetti collaterali. Prima, era stato impossibile a causa di “clima di paura. Quando qualcuno alzava il dito, veniva subito etichettato come no-vax da mettere ai confini della società. I medici sono stati intimiditi dai provvedimenti presi dall’Ordine, io stessa ho ricevuto una lettera di biasimo.

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