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Conte-M5S, è guerra sugli 007: l’emendamento grillino fa infuriare il premier

Pubblicato il 02/09/2020 10:23 - Aggiornato il 02/09/2020 10:30

Un giallo rimasto ancora insoluto, quello relativo all’emendamento arrivato a sorpresa dal Movimento Cinque Stelle sulla gestione degli 007. E che ha fatto schizzare di colpo l’asticella della tensione all’interno della compagine giallorossa verso l’alto, non mancassero già abbondanti motivi per non dormire sonni troppo tranquilli. Una grana che conferma come, anche all’interno della formazione pentastellata, siano in corso manovre di disturbo verso quel premier Conte non più gradito a tutti. E che si è trovato a fare i conti con i primi segnali di vero fuoco amico dal rientro dalla vacanze.

Conte-M5S, è guerra sugli 007: l'emendamento grillino fa infuriare il premier

Cosa è successo di preciso? Semplice. Dopo le tante polemiche degli scorsi mesi per una norma inserita da Conte a forza all’interno del decreto Rilancio e che di fatto prolungava il mandato dei vertici degli 007 italiani, ecco arrivare un emendamento a firma di alcuni esponenti del M5S per chiedere la soppressione proprio della discussa modifica. Forse un modo per colpire Conte stesso, che pure nel frattempo ha mantenuto la delega ai servizi segreti. Forse una resa dei conti interna al Movimento, agitato dall’ipotesi di un rimpasto dopo le Regionali e alle prese con le ambizioni delle varie correnti. Fatto sta che il presidente del Consiglio si è ritrovato a fare i conti con un testo tutt’altro che gradito.

Conte-M5S, è guerra sugli 007: l'emendamento grillino fa infuriare il premier

L’emendamento della discordia ha visto Federica Dieni come prima firmataria, con in calce nomi non proprio secondari del Movimento come Vittoria Baldino, Emilio Carelli, Marta Grande, Luigi Iovine e Francesco D’Uva. Nessuno lo ha ritirato, nonostante le polemiche, con il governo che alla fine si è trovato a mettere la questione di fiducia, tra le proteste di un’opposizione già pronta a votare l’emendamento. Seduta sospesa tra le polemiche, caccia immediatamante aperta all’interno dei Cinque Stelle ai responsabili politici di questo tentativo di siluramento.

Conte-M5S, è guerra sugli 007: l'emendamento grillino fa infuriare il premier

La verità è rimasta ovviamente lontana da orecchie indiscrete. Ma in tanto, notando i nomi dei firmatari, si sono chiesti se il grande artefice del tutto non fosse sua maestà Luigi Di Maio in persona, evidentemente desideroso di mollare uno schiaffone a Conte senza però esporsi in maniera troppo netta. Il diretto interessato ha negato ogni coinvolgimento. E ha promesso anzi una rapida soluzione per mettere fine all’imbarazzante stallo che si è venuto a creare. La sensazione, però, è che dalla scatola pentastellata possano uscire a breve altri trucchi magici: Conte avvisato, mezzo salvato.

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