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Concettina ha vinto! La figlia Mariangela è sulla sedia a rotelle, l’Inps le restituisce la pensione d’invalidità

Pubblicato il 20/02/2020 16:19 - Aggiornato il 20/02/2020 16:58

Giustizia è fatta. Dopo quattro lunghi anni di battaglia, Concettina Acquilante ha vinto. Ha sconfitto la burocrazia e la malapolitica. La sua storia, seguita fin dai primi passi da Primonumero.it, che infatti oggi festeggia questo epilogo felice, aveva fatto molto rumore: “Per una omessa dichiarazione dei redditi della figlia, inchiodata a una sedia a rotelle dalla nascita e cieca, lo Stato si era ripreso l’assegno di invalidità del 2011. A lungo erano stati inutili ricorsi e diffide, perché la legge non ammette ignoranza, come le avevano detto”. Fortunatamente, però, Concettina ha avuto il supporto del presidente Tridico e del senatore Gianluigi Paragone che ha svolto un ruolo in prima linea per rimettere le cose a posto.

“Con sentenza del 12 febbraio scorso – racconta Primonuero.it – il Tribunale di Larino dichiara cessata la materia del contendere. Alle parole del presidente nazionale Inps Pasquale Tridico sono seguiti i fatti. E adesso, dopo oltre 4 anni di calvario, per Concettina arriva finalmente il momento di tirare un grande sospiro di sollievo e potersi anche emozionare davanti a un risultato di giustizia chiesto a lungo. La mamma di Mariangela, nata con una gravissima disabilità mentale e fisica, si è vista umiliata nella sua dignità di genitore e di cittadina italiana quando l’Inps, per una omessa dichiarazione dei redditi della ragazza, che mai e poi mai avrebbe potuto lavorare e percepire redditi di sorta, si è ripreso l’assegno di invalidità del 2011”.

Come ricorda Primonumero.it “la storia di Concettina era finita sulla bacheca del senatore Gianluigi Paragone, e da lì aveva fatto il giro dei social”. La mattina successiva il presidente nazionale Inps aveva chiamato la casa di San Martino in Pensilis. “Avevo pensato a uno scherzo – ha raccontato Concettina al direttore Monica Vignale che l’aveva intervistata – ma quando ho capito che era davvero lui e si stava interessando del caso di Mariangela mi sono sentita felice. Finalmente!”.

Ora che la vicenda è chiusa anche dal punto di vista giudiziario, con la rinuncia dell’Inps ad andare avanti nel ricorso, la madre di Mariangela Ramieri riesce a sorridere. “Era ora, posso dire che ho aspettato questo momento anche quando tutto si era messo contro e sembrava che fosse un labirinto dal quale uscire era impossibile”. Mariangela non parla, non vede, deve essere imboccata, accudita ogni istante del giorno e della notte. Ha bisogno 24 ore su 24 della presenza della madre. Ora, insieme alla bella notizia, sono arrivate anche le scuse dell’Inps. Un segnale di speranza per chi si trova in questa stessa situazione.

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