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Caos commissioni, la maggioranza si spacca: accuse e veleni sull’asse Pd-5S-Renzi

Pubblicato il 30/07/2020 11:48

Un passaggio inevitabile, che i vertici giallorossi si erano illusi di poter rinviare a tempo indeterminato grazie a una serie infinita di accordi, promesse, scambi di favori. E invece alla fine una maggioranza tenuta da tempo insieme con lo sputo è esplosa sul fronte commissioni, perdendo la presidenza di due collegi e scatenando una feroce caccia al colpevole le cui conseguenze potrebbero essere devastanti di qui a qualche settimana. Traditori protetti dalla segretezza del voto hanno affossato Pietro Lorefice, che i 5 Stelle volevano alla guida della commissione Agricoltura, e Piero Grasso, indirizzato verso la Giustizia. Su entrambi i fronti sono stati confermati uomini di Matteo Salvini, pronto a esultare: “Il governo sta andando in frantumi”.

Caos commissioni, la maggioranza si spacca: accuse e veleni sull'asse Pd-5S-Renzi

La resa dei conti all’interno dello schieramento giallorosso è inevitabile. Con una metodica ricerca, già iniziata, dei franchi tiratori che hanno permesso una simile debacle. Il Movimento Cinque Stelle, in particolare, è una polveriera: c’è chi insiste sul ruolo giocato da alcuni ex grillini ora finiti al gruppo misto, chi se la prende con il solito, inaffidabile Matteo Renzi. E chi pensa che invece sotto sotto possa esserci addirittura la figura di Luigi Di Maio dietro lo scherzetto che ha pericolosamente portato in superficie nuove crepe all’interno della maggioranza.

Caos commissioni, la maggioranza si spacca: accuse e veleni sull'asse Pd-5S-Renzi

Nel mirino degli esponenti pentastellati è finita, come prevedibile, soprattutto la reggenza di Vito Crimi. Considerato uomo troppo poco di polso per ricoprire un simile incarico, una scelta che avrebbe finito per indebolire un partito già da tempo ridotto all’ombra di sé stesso. E accelerato un processo che vede ormai il Movimento subalterno all’asse Pd-Italia Viva, veri burattinai di un governo diviso praticamente su ogni punto dell’agenda politica, dai migranti alle opere pubbliche, e ancora vivo soprattutto per la volontà condivisa di non rinunciare alle poltrone faticosamente conquistate negli scorsi mesi.

Caos commissioni, la maggioranza si spacca: accuse e veleni sull'asse Pd-5S-Renzi

La rabbia pentastellata è stata tale da spingere gli esponenti grillini a boicottare le votazioni sulla commissione Finanze, piccati dallo smacco ricevuto. Un pasticcio che ha fatto riesplodere tensioni accumulate col tempo e nascoste goffamente sotto un tappeto striminzito. Al punto da far sembrare la conquista delle altre commissioni una sorta di mezzo miracolo, quando avrebbe dovuto piuttosto trattarsi di ordinaria amministrazione. Così avanti non si può andare. Lo sanno bene i dem e i Cinque Stelle, lo sa bene Renzi che pure guarda con malcelata soddisfazione il caos in cui è piombato il Movimento. Per rincollare ancora una volta i pezzi stavolta servirà un collante decisamente più incisivo.

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