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Ceto medio in ginocchio! Cresce il rischio usura

Pubblicato il 12/06/2020 12:10

Aumenta vertiginosamente il numero di famiglie sovraindebitate. Il numero dei “nuovi poveri” è raddoppiato con un incremento pari al 105%”, dato che viene riferito dalla Caritas italiana, la quale ha condotto un monitoraggio tra 101 Caritas diocesane, pari al 46% del totale, nel periodo tra il 9 e il 24 aprile.

Solo Federconsumatori Lazio, “durante i 50 giorni di lockdown tra marzo e maggio ha raccolto almeno 2mila richieste di aiuto da parte di famiglie indebitate”.

Molti hanno dovuto continuare a pagare mutui, affitti e bollette. Tanti hanno dovuto scegliere tra il pagare le utenze e fare la spesa. Altri sono stati costretti a rivolgersi ai banchi alimentari perchè non riescono nemmeno ad acquistare i beni di prima necessità.

Federconsumatori fornisce un quadro che descrive le tipologie di debiti contratti maggiormente. I debiti variano da piccole cifre come 2mila euro fino a 20mila. Il 27% sono dovuti a contenziosi con le banche, il 21% ad acquisti onerosi di beni e servizi sospesi a causa del lockdown ma comunque pagati, il 16% a viaggi già pagati e non rimborsati.

Tutte queste famiglie indebitate che si rivolgono a Federconsumatori, rischiano l’usura. Luigi Ciatti presidente dell’Ambulatorio e vice della Federazione Italiana Antiracket spiega: “Prima del Covid il problema erano i debiti, adesso sono anche le spese primarie: è in atto un progressivo impoverimento delle famiglie che non hanno più liquidità e pensano all’usuraio anche per 500 euro”.

Stefano Monticelli presidente di Federconsumatori Lazio aggiunge: “Emerge una nuova fascia di cittadini in difficoltà che fino a ieri se la cavavano, ma oggi arrancano perché afflitti da molteplici problemi che colpiscono il reddito”.

Di seguito riportiamo la testimonianza, riferita dal sito “Dagospia”, di un imprenditore che durante il lockdown ha accumulato un debito di almeno 8mila euro. L’imprenditore abbandonato dal governo, “ha dovuto pagare fatture da 2mila euro per alcune forniture, non ha avuto il mutuo sospeso dalla sua banca e in più ha dovuto comunque affrontare le spese vive della famiglia”.

Insomma, il ceto medio è quello più sensibile e colpito dal crollo economico dovuto alla pandemia. E intanto il governo parla di aumento delle bollette! Dove finiremo di questo passo?