Non esiste più la “Milano da bere”, è crollato anche il mito della capitale morale, e il capoluogo lombardo, al netto della scintillante movida e degli avveniristici edifici del quartiere CityLife, si ritrova ostaggio della criminalità. Macrocriminalità, considerando la pervasiva presenza di tutte le mafie, quelle autoctone e quelle straniere, e – quel che è ancora più visibile – è ostaggio della microcriminalità. Solo negli ultimi giorni ne hanno fatto le spese Flavio Briatore, Carlo Verdone, Elenoire Casalegno. Tutti “Vip” o presunti tali, ma vi è poi la miriade di episodi di cui non veniamo a conoscenza poiché occorsi a comuni mortali. Pare proprio che, tra le nostre città fuori controllo, Milano sia tra le più devastate da furti, borseggi e violenze varie. Il sindaco del Pd, Beppe Sala, nega che vi sia tale “percezione” di una insicurezza diffusa eppure, mentre lui fa l’attore nel videoclip dei Club Dogo, registriamo una nuova video denuncia, come oramai si usa fare, di un borseggio nella – oramai famigerata –metropolitana meneghina. A farne le spese, stavolta, la 32enne cestista della nazionale femminile nonché modella Valentina Vignali, attualmente in forze alla Virtus Pavona nel ruolo di ala. (Continua a leggere dopo il VIDEO)
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L’appello al ladro
La giovane donna, sul suo profilo di Instagram in una storia poi ripresa dall’account “MilanoBelladaDio”, ha spiegato di essere stata borseggiata in metro a Milano, nella stazione Loreto per la precisione: qui, mentre era al telefono e stava per entrare nel vagone, “un tipo mi spinge”, si chiudono poi le porte del convoglio “e questo esce”. E dunque: “Già lo sapevo che mi aveva rubato il portafoglio, era palese”, la si sente raccontare nel video. Effettivamente era così, e controllando nella borsa racconta di non aver più ritrovato il portafoglio: portafoglio che, peraltro, valeva assai di più del suo contenuto. Dentro c’erano 8 euro in monetine (oltre alle carte di credito, che naturalmente ha prontamente bloccato), per ammissione di Valentina Vignali, ma era di Louis Vuitton. Ora, il messaggio rivolto all’anonimo borseggiatore: “Va bene, tieniti il portafoglio, tieniti i soldi, tieniti tutto“, dice la modella rivolgendosi al rapinatore, “ma mi serve la patente, rifarla è una rottura di c****. Quindi per favore, dai, tanto mi avrai riconosciuto che ero io, mi rifai avere la patente in qualche modo: tieniti tutto, soldi e portafoglio, ma la patente mi serve”, ha detto Vignali rivolgendosi al ladro. Passano pochi minuti e, stavolta con una sua foto in lacrime, ancora la cestista riminese gli ha rivolto un appello scritto ben più accorato, in merito a dei valori affettivi più importanti dei soldi stessi, come ricostruisce il Giornale: “Dentro c’era una foto di mio nonno che non c’è più, un braccialetto di perline col nome di una mia amica di scuola, il mio vecchio piercing e altre cose di valore inestimabile”. (Continua a leggere dopo la foto)
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L’appello ai followers
L’episodio è avvenuto nella giornata di ieri 11 novembre. La cestista si trovava alla stazione di Loreto per prendere il treno della linea verde M2, che l’avrebbe poi portata dopo due fermate alla stazione Centrale, dove sarebbe salita sul treno verso Verona. Vignali ha lanciato un appello anche ai suoi oltre 2 milioni e mezzo di followers su Instagram: “Se qualcuno la trova in zona metro Loreto scrivetemi”. Ma il danno non basta, a quanto pare, sui social: arriva anche la beffa con una tempesta di commenti negativi e tristi su Instagram, che lasciano la cestista e modella perplessa aspramente davanti alle parole di alcuni utenti che hanno “goduto di quanto le è accaduto”.
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